La Forestale chiude le fontane dei giardini
Silea, il Comune manda gli agenti nelle case per stangare i cittadini che sprecano acqua

Una fontana a getto continuo A Silea multe a chi spreca acqua
SILEA.
Troppe fontane da giardino che sprecano acqua, riversandola poi nel depuratore che va così incontro a problemi di malfunzionamento: il Comune chiede l'aiuto del Corpo Forestale dello Stato per stangare i trasgressori che rischiano multe da 1.500 a 6 mila euro. Il problema interessa molte famiglie di Silea che nel proprio giardino hanno una fontana a getto continuo senza alcun rubinetto.
L'acqua che zampilla dalle fontane, molto spesso con finalità solo coreografiche, va a finire direttamente nella rete fognaria comunale, e quindi nel depuratore di via Sile. Quella che arriva dalle fontane ornamentali è, però, acqua pulita, che si unisce alla fogna. Ciò che si viene a creare è dunque un refluo misto, troppo diluito. Il risultato, specie nel periodo estivo, è che il depuratore non riesce a lavorare bene, richiedendo quindi un maggior impiego di macchinari, oltre che di personale. Tutti i maggiori oneri in termini di energia, manutenzioni, personale e reattivi chimici vengono sostenuti dall'azienda Sile-Piave e pertanto ricadono sull'intera collettività. Il sovraccarico del depuratore comporta anche problemi di sviluppo del Comune. La Provincia ha imposto il divieto di nuovi allacci alla rete fognaria: ciò rappresenta, di fatto, un drastico ostacolo all'espansione per il Comune di Silea. Resta aperta anche la questione dell'approvigionamento incontrollato d'acqua per le fontane a getto continuo: l'emungimento da parte delle fonti autonome comporta un depauperamento della falda e, fanno sapere dal Sile Piave, potrebbe incidere sulla ricarica dei pozzi di Lanzago che forniscono l'acqua potabile per l'intero bacino di utenza dei nove Comuni consorziati. Per coloro che possiedono le fontane a getto continuo ci sono dunque due possibilità: porre un limitatore che diminuisca il getto a 0,1 litri al secondo o installare un rubinetto. Nel 2009 il Comune aveva stanziato un fondo per contribuire alle spese per montare il contatore dell'acqua, ottenendo però una risposta piuttosto fiacca da parte dei cittadini. A poco sono valse anche le ordinanze firmate dal sindaco negli ultimi anni. Ed ora si è arrivati al giro di vite. Del problema delle fontane e del depuratore si è discusso nei giorni scorsi durante una conferenza di servizi in municipio a cui hanno partecipato il Genio civile, la direzione tutela ambiente della Regione, la Provincia, il consorzio Sile Piave ed il Comune. E proprio in questa questaoccasione, l'amministrazione, come spiega il vicesindaco Gianluca Vendrame, ha chiesto l'intensificazione dei controlli verso i cittadini spreconi d'acqua, coinvolgendo non solo la polizia locale, ma anche il Corpo forestale dello Stato. I controlli saranno preceduti da una campagna di informazione che interesserà le famiglie ancora inadempienti. Poi scatteranno le sanzioni fino a seimila euro.
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