La figlia ai funerali: «Ciao, papà»

Anche il campione del mondo Ballan alle esequie del dirigente

CASTELFRANCO. Una folla si è raccolta ieri mattina nella chiesa di Salvarosa per l'ultimo saluto a Renato Beraldo. Il dirigente della Federazione Ciclistica Italiana deceduto domenica per un malore che lo ha colpito mentre era a correre in bici con un amico. La cerimonia celebrata da don Domenico Pilotto, parroco di Salvarosa, ha visto la partecipazione di diverse autorità del mondo sportivo e politico. Presente anche il campione del mondo di ciclismo Alessandro Ballan. In apertura amici e colleghi dirigenti sportivi hanno letto diversi messaggi di cordoglio. Hanno ricordato l'impegno profuso da Beraldo con la Federazione. Dal 1992 al 1996 era stato consigliere del Comitato Veneto e dal 1990 al 2000 vice presidente dello stesso quando alla guida c'era il padovano Bruno Coccato. In precedenza era stato anche commissario di gara. Attualmente ricopriva un importante incarico a livello nazionale, componente la Commissione Impianti della Federazione Ciclistica Italiana. Al termine della cerimonia, nel sagrato, amici e conoscenti si sono raccolti nel ricordo di Renato. «Papà, ci hai insegnato a sbranare la vita - ha detto tra le lacrime la figlia Elena - a non aver mai paura, ad affrontare sempre nuove sfide, con passione ed onestà. Ci mancherai». Beraldo era stato anche consigliere comunale e in seguito assessore allo Sport alla fine degli anni 80. Architetto con la passione per l'orto e la vigna, Beraldo è deceduto domenica mattina verso le 11.30. Era partito da casa per un giro in bici, aveva incontrato un amico a Cornuda e da lì avevano proseguito assieme verso Valdobbiadene. Arrivati all'altezza di Fener, il malore improvviso. Un infarto che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi dei passanti e degli operatori del Suem, sul posto dopo pochi minuti. Beraldo ha perso la vita lì, in sella alla sua bici. Lascia la moglie Nadia e i figli Elena e Fabio. (d.q.)

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