La Farmacia comunale ritorna all’utile di gestione

VALDOBBIADENE. Ora i conti tornano. Per la Farmacia comunale di Valdobbiadene può dirsi finalmente superato il periodo di difficoltà e di perdite. Negli ultimi tre anni il bilancio si è stabilizzato, producendo utili che sono andati via via aumentando.
Nel 2012 il passivo ammontava a 6.481 euro, schizzando a 22.697 euro l’anno seguente. A Bruna Milanese (finita al centro dello scandalo di Ca’ della Robinini) è succeduta nel frattempo Luisa Bortolomiol, che dal 2014 ha avviato una minuziosa revisione dei costi, facendo leva su razionalizzazione e controllo della gestione, compresa quella del personale. Agendo su vari fronti, in sinergia con l’amministrazione comunale, i farmacisti e lo staff, sono stati ripianati i debiti e si sono visti i primi utili; nel 2014 di 10.668 euro, nel 2015 di 7.400 e nel 2016 di 34.660 euro. «Il bilancio del 2017 – anticipa Luisa Bortolomiol - sarà in linea con quello dell’anno precedente, come pure il fatturato»; per la Farmacia “Dalla Costa” di Valdobbiadene si parla di 1.200.000 euro, mentre per quella di Bigolino, inaugurata a febbraio del 2016, di 700.000 euro.
“Sono molto soddisfatta – afferma l’amministratrice unica – perché il risultato è frutto di un buon lavoro di squadra” che di fatto ha ridato dignità a un’attività che vanta due secoli di vita. Era il 1895 quando il dottor Alessandro Dalla Costa lasciò all’Opera Pia “il titolo di proprietà” della sua Farmacia, che dal 2002 è una società partecipata gestita in economia direttamente dal Comune, attraverso la formula della così detta “gestione in house”. Entro luglio sarà consegnata all’amministrazione comunale la relazione illustrativa che comprende lo stato patrimoniale e i dati previsionali per l’esercizio in corso: «Società e gestione vanno bene – conferma Mariachiara Geronazzo – gli obiettivi sono stati raggiunti, ma si può sempre migliorare». L’assessore al Bilancio si riferisce alle economie di scala, rese possibili con l’apertura della seconda sede, e ad ulteriori ottimizzazioni, ad esempio del personale: «Restando fermo l’obiettivo iniziale, di rendere la Società autonoma ed efficiente, non dobbiamo dimenticare - aggiunge Geronazzo - che lo scopo ultimo delle Farmacie comunali è quello di fornire un buon servizio alla comunità, migliorandone, se possibile l’offerta, magari introducendo la consegna gratuita a domicilio dei medicinali a favore delle fasce più deboli della popolazione».
Adriana Rasera
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