La dynasty Dal Negro perde Teodomiro Guidò l’azienda fino a metà anni ’90

Aveva 75 anni, fatate un infarto nella sua casa di Selvana L’addio si terrà in forma privata. Lascia moglie e figli

Un infarto gli è stato fatale l’altra notte, nella sua abitazione di via Battistel, nel quartiere di Selvana. Vani i soccorsi scattati per l’immediato allarme della moglie:

Il suo cuore aveva già cessato di battere, all’arrivo del la squadra del 118.

Teodomiro Dal Negro aveva 75 anni. Era esponente della terza generazione della notissima dinasty delle carte da gioco, cominciata nel 1928, quando la famiglia aveva rilevato l’azienda con sede in città all’incrocio fra via Venier e via Fratelli Bandiera.

Si chiamava come lo storico nonno, fondatore della dinastia che aveva portato l’azienda a essere conosciuta nel mondo per le sue carte da gioco, autentico leader del settore – e istituzione per i casinò, le sale da gioco fino all’ultimo locale dove si giocasse – ma anche per giochi di società, dia più semplici a quelli più complessi. Lascia la moglie e due figli che vivono fuori Treviso, il fratello Franco, attuale patron dell’azienda, i nipoti. Qualche anno fa era scomparsa la sorella Pia. I funerali dell’ imprenditore si terranno in forma privata, i n data da definire.

Teodomiro era entrato in azienda e aveva infine raccolto il testimone dalla seconda generazione – suo padre Ivone e lo zio Leonida, figli di Teodomiro – a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, prima che il fratello Franco, nuovo presidente del consiglio di amministrazione spostasse l’azienda a Carbonera, rilevando nei primi Duemila anche marchi del settore, come Masenghini e Ntp. La storica sede era stata ceduta, per trasformarsi in cittadella dei servizi e del terziario con la nuova sede mandamentale e provinciale di Ascom Confcommercio e il park multipiano al servizio del centro storico.

Oggi nella storica sede aziendale resta – come memoria storica di una presenza forse nel tessuto imprenditoriale cittadino – il negozio di carte e giochi che si affaccia all’incrocio di via Venier sotto il park .

Teodomiro, che non condivideva la visione del fratello - aveva da allora lasciato l’azienda per vivere sempre più ritirato con la sua famiglia.

La notizia, ieri, ha fatto rapidamente il giro della città, non solo negli ambienti imprenditoriali, dove la famiglia è nota per essere stata storicamente tra le più attive sostenitrici dell’associazione di categoria, oggi confluita in Assindustria Veneto Centro.

E per Treviso e i trevigiani il no me Dal Negro resta tuttora uno dei “brand” che hanno portato il nome della città in tutto il mondo, ancora prima del fatidico Nordest. Con tutti suoi prodotti di alta gamma, apprezzati ovunque.—



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