La Diocesi di Vittorio Veneto contro i pesticidi del prosecco
Don Andrea Forest ha ricordato l'invito di papa Francesco a vivere "un'ecologia integrale"

TREVISO. Pollice verso l'uso del diserbo chimico sulle viti del prosecco da parte di Confagricoltura trevigiana e della Diocesi di Vittorio Veneto.
Confagricoltura si schiera così con la campagna dei consorzi di tutela vitivinicoli «che sono i primi a voler tutelare il territorio, l'ambiente e la salute dei propri familiari» e spinge «per indirizzare gli agricoltori verso una vitivinicoltura più attenta alla tutela degli ecosistemi e delle risorse naturali».
«Con i consorzi - dice Lodovico Giustiniani, presidente Confagricoltura Treviso - siamo in collaborazione: promuoviamo con i nostri soci i loro protocolli vinicoli sugli antiparassitari e abbiamo aderito alla messa al bando del glifosato nel territorio della docg da gennaio 2019.
Due anni fa abbiamo avviato il progetto Gleres che coinvolge 17 tra le maggiori cantine delle terre del Prosecco, puntando a produrre piantine di Glera resistente.
Abbiamo incentivato l'abbandono del diserbo chimico a favore di quello meccanico».
Confagricoltura chiede anche che la Regione Veneto porti avanti con determinazione il tavolo regionale sulla sostenibilità: «bisogna arrivare a un punto d'incontro per dare regole uguali per tutto il comparto vitivinicolo.
Che ogni Comune approvi un proprio regolamento e - spiega - auspichiamo di poterci confrontare con l'Anci. È sbagliato e controproducente che ognuno si muova in maniera autonoma senza fare squadra».
Dello stesso tenore la Diocesi vittoriese che, in un incontro con gli interessati alla questione, ha puntato l'attenzione sul tema della custodia del creato in relazione alla questione dell' uso dei pesticidi in agricoltura.
Don Andrea Forest ha ricordato l'invito di papa Francesco a vivere «una 'ecologia integralè, in cui non soltanto la sostenibilità ambientale sia promossa, ma anche quella sociale, con particolare attenzione a rinnovare un' economia spesso 'in-equà, dando attenzione non solo ai fattori di crescita del profitto, ma anche alle situazioni di marginalità e di povertà».
È stata affrontata la questione dell'uso dei pesticidi nella viticoltura, con le conseguenze a livello ambientale.
«L'obiettivo - ha detto don Forest - è quello di portare avanti delle scelte condivise, individuando fra le varie parti in gioco un 'terreno comunè che consenta di avviare progetti condivisi, consapevoli di dover evitare ingenui irenismi e conclusioni avventate».
Don Forest ha poi precisato che non c'è alcuna volontà di sovrapporsi o sostituirsi ad iniziative analoghe promosse dalla Prefettura o da altre associazioni.
L'obiettivo è mettere in dialogo produttori e cittadini, promovendo uno stile di dialogo capace di superare i conflitti, in sintonia con quanto dice papa Francesco.
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