La diocesi di Treviso prende le distanze «Con noi non hanno alcun tipo di rapporto»

PAESE. «Le cresime? Fanno parte dell’esperienza dei lefebvriani, che con noi non hanno alcun tipo di rapporto». Monsignor Adriano Cevolotto, vicario vescovile della diocesi di Treviso, prende nettamente le distanze dalle celebrazioni svoltesi ieri mattina a Paese. «La chiesa lefebvriana di Paese non fa riferimento alla nostra diocesi, non ci riguarda minimamente. Poi ci sono tutti i discorsi relativi alle posizioni dei loro ministri, ma per noi si tratta solamente di un altro tipo di espressione religiosa». Fonti della diocesi, ricordando che nel territorio l'amministrazione della cresima può avvenire lecitamente solo da parte del vescovo titolare o di un suo delegato, considerano il sacramento così attribuito «valido ma illecito» e ricordano come, benché qualche anno fa papa Benedetto XVI abbia revocato la scomunica nei confronti della chiesa lefebvriana, don Abrahamowicz non possa esservi considerato appartenente in quanto allontanato in tempi recenti dalla stessa.
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