La difesa di Barzan passa all’attacco «Giorgia è inattendibile, non fu omicidio»

La difesa di Christian Barzan punta ancora all’archiviazione dell’inchiesta per omicidio e duplice tentato omicidio prima che venga chiesto il rinvio a giudizio del giovane di Quinto di Treviso. Nonostante l’avviso di conclusione delle indagini del pubblico ministero porti a pensare al contrario, il legale di Barzan, l’avvocato Fabio Crea, non lascia nulla d’intentato ed è pronto a sfruttare i 20 giorni di tempo, permessi dal codice di procedura penale, per chiedere l’interrogatorio dell’ indagato e per depositare una corposa memoria difensiva che possa indurre il pm Daniela Brunetti ad archiviare l’inchiesta contro il giovane che la notte del 7 giugno 2019, mentre era a bordo della sua Alfa Mito, assieme all’ex fidanzata Giorgia Biglieri, si schiantò contro una Toyota Yaris, uccidendo la passeggera Giuseppina Lo Brutto, ex dipendente provinciale in pensione, e ferendo seriamente il marito Flavio Cagnato.
«giorgia inattendibile
Il legale tende a smontare l’accusa contro Barzan puntando sull’inattendibilità della grande accusatrice dell’indagato, l’ex fidanzata Giorgia Biglieri, e sulle motivazioni che indussero il gip Angelo Mascolo a scarcerare Barzan, sottolineando la fragilità dei gravi indizi di colpevolezza. «Raffrontando i capi di imputazione con gli atti di indagine oggi definitivamente acquisiti, - precisa l’avvocato Crea - riteniamo che la procura avrebbe dovuto agire in altro modo: il fatto più grave avrebbe dovuto essere qualificato diversamente, come aveva “ordinato” il gip che con il suo provvedimento aveva escluso la volontarietà dell’omicidio scarcerando Cristian, mentre i reati di violenza sessuale e stalking avrebbero meritato l’archiviazione, tanto appaiono infondati. La procura della Repubblica, infatti, non ha tenuto in nessuna considerazione le proprie consulenze, in primis quella ricostruttiva dell’incidente in cui proprio lo stesso consulente del pubblico ministero ha escluso l’esistenza di prove sulla volontarietà del sinistro stradale, e inoltre quella sui telefoni, resa possibile soltanto a seguito delle reiterate richieste della difesa, in cui sono evidenti comportamenti e contenuti di egual natura tra i due ragazzi».
christian dal pm
La difesa sua affiderà ad una maxi memoria difensiva in cui cercherà di demolire l’impianto accusatorio. «Sulla base di quanto contenuto negli atti - continua Crea - stiamo già predisponendo una corposa memoria che siamo certi consentirà alla procura di modificare l’accusa definitiva prima della richiesta di rinvio a giudizio, anche grazie al contributo di Christian che intende rendere interrogatorio, così come già fatto avanti al giudice pur in gravi condizioni di salute. Inoltre, dopo tanti mesi di rispettoso silenzio nei confronti degli investigatori e della famiglia della signora deceduta, i genitori, in una conferenza stampa nei prossimi giorni intendono prendere posizione innanzitutto per tutelare dalle gravissime accuse il figlio, la cui immagine, per l’esposizione mediatica cui è stato sottoposto dall’inizio della vicenda, è stata gravemente pregiudicata, ancor prima della celebrazione di un processo, nonostante al momento l’unica decisione di un giudice è stata quella di escludere l’esistenza di un omicidio volontario». Dunque ore decisive per la sorte giudiziaria del giovane di Quinto. —
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