La Cisl ricorda Corazzin, l’uomo delle “leghe bianche”

A 90 anni dalla sua morte, la Cisl di Treviso e Belluno ha ricordato con una cerimonia la figura di Giuseppe Corazzin, uomo delle lotte agrarie e delle “leghe bianche” che ha lasciato una eredità...

A 90 anni dalla sua morte, la Cisl di Treviso e Belluno ha ricordato con una cerimonia la figura di Giuseppe Corazzin, uomo delle lotte agrarie e delle “leghe bianche” che ha lasciato una eredità importante per il mondo sindacale. Formatosi alla scuola dei dirigenti della Diocesi di Treviso guidata dal vescovo Andrea Giacinto Longhin e dal direttore della Vita del Popolo monsignor Angelo Brugnoli, si dedicò all'organizzazione sindacale tra i braccianti, dei mezzadri e i contadini della Marca Trevigiana.

Il segretario generale Franco Lorenzon ha letto un discorso di commemorazione di fronte alla lapide di Corazzin, nel cimitero di San Lazzaro. «Il suo impegno è stato eccezionale: politico capace, giornalista preparato, onesto amministratore pubblico, grande sindacalista. Ma soprattutto un cristiano coerente, un formatore vicino alla gente, un militante sempre attivo, un leader riconosciuto, un grande organizzatore», ha detto Lorenzon, «E’ morto da sconfitto, perché la sua attività politica, giornalistica e sindacale non gli sopravvissero, ingoiate da quel ventennio fascista che tante tragedie provocò a lui e al popolo italiano». Poi ha concluso: «Caro Giuseppe, la tua breve vita non è passata invano. In un periodo, come quello odierno, affollato di vuoti e interessati predicatori, il tuo esempio e la tua testimonianza brillano nel nostro ricordo e nella nostra volontà di proseguire nel solco da te tracciato».

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