La Cereria Ermini è fallita incubo per 26 dipendenti

RONCADE. Ora è ufficiale: la Cereria Ermini è fallita. Si è arenato così il tentativo di concordato preventivo della storica azienda di Roncade. La fine, così come avevano fiutato i sindacati in questi giorni, si è avverata: sarebbe stata la dirigenza stessa a presentare richiesta di auto fallimento, accolta dalla sezione fallimentare del tribunale di Treviso, che ha provveduto a nominare curatore e giudice delegato, fissando per il 22 ottobre l'udienza di verifica dello stato passivo.
«Prevedevamo questa mossa, purtroppo senza nessun progetto serio. Ora quello che speriamo è che le aziende del settore che operano nel mercato della Cereria Ermini, mercato importante e stabile, possano rilevare parte dell’attività salvaguardando il maggior numero di posti di lavoro», ha dichiarato Gianni Boato, di Femca Cisl Treviso Belluno. Per i 26 lavoratori per i quali nelle scorse settimane era stata firmata la cassa integrazione straordinaria per un anno ora sarà necessario un incontro tra parti sindacali e curatore per ragionare sugli accordi di uscita dei dipendenti.
Cereria Ermini dal 1920 produce ceri e lumini per le chiese ma anche candele profumate, per uso domestico. Eppure la Cereria Ermini di Roncade è oggi messa alle strette da un forte indebitamento, tanto da aver chiesto il concordato preventivo. Ha fermato la produzione da mesi e in questo periodo nessun ordine è stato evaso. Alla luce dei fatti, nessun prodotto viene più realizzato a Carbonera, tantomeno può essere commercializzato con il marchio di eccellenza “Cereria Ermini”. «Siamo preoccupati anche per la tutela dei magazzini di Carbonera e Roncade», ribadisce Boato, «c’è infatti il rischio che vengano svuotati di materie prime e di prodotti finiti stoccati».
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