La carica di 240 pescatori alle trote del Lago Morto

L’appuntamento
Pacifico assalto, questa mattina, dei 240 pescatori del bacino della Val Lapisina intorno ai laghi Morto, Negrisiola e Restello. Domani arriva il lockdown anche per questa categoria di appassionati e dunque oggi tutti i soci si riverseranno sulle sponde dei tre spacchi d’acqua. A suo tempo, l’associazione che li raggruppa ha seminato circa 70 quintali di trote, di cui 5 di pesci intorno ai 2 chili. Ecco perché i tesserati della Val Lapisina sono così numerosi: in una stagione possono infatti pescare almeno una cinquantina di trote fra i 4 ed i 5 chili. Chi se ne intende dice che solo in questi siti, a nord di Vittorio Veneto, c’è così tanta abbondanza. «La verità – afferma Bruno Fasan, l’anima dell’associazione – è che la nostra società investe tutto il ricavato delle iscrizioni (145 euro a testa) nell’acquisto di trote per una semina che è capillare in tutti e tre i laghi». A Vittorio Veneto, per la verità, c’è un’altra associazione di pesca sportiva ormai storica, quella del fiume Meschio, che, tra l’altro, si batte ormai da tempo contro le centraline idroelettriche perché creano immaginabili problemi alla varietà di pesci che vivono nelle acque del fiume. I tesserati della Val Lapisina non vogliono essere meno ambientalisti ed è per questo che si prendono cura della tutela dei tre bacini. —
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