La Cantina Montelliana esporta anche in Cina
La festa del vino Primizia è stata l'occasione per tracciare il bilancio del 2010

Da sinistra: Prosdocimo, Zanatta, Benetta e Dozzo
MONTEBELLUNA.
Folla alla cantina sociale Montelliana e dei Colli Asolani per la festa del Primizia, vino novello della cantina sociale. Una festa durata tutto il giorno a suon di assaggi e di brindisi. Ad accogliere la gente il presidente Giovanni Benetta. E tra i visitatori l'onorevole Giampaolo Dozzo, l'assessore provinciale Prosdocimo, gli assessori Claudio De Nadai e Edo Cornuda. Di Primizia la Montelliana ne ha prodotto quest'anno 70 mila bottiglie, un consistente numero, certo inferiore al passato dato che la moda è cambiata e il novello non è più la novità che riempiva le tavole e i banconi dei bar e delle enoteche anni addietro. «L'annata è stata di quelle favorevoli - spiega il direttore della Montelliana, Bruno Zanatta - e quindi è venuto fuori unvino di ottima qualità». Fatto con un uvaggio di uve cabernet e merlot, il Primizia è il primo vino rosso ad arrivare nei ristoranti, nelle enoteche e nei bar, mentre gli altri rossi dovranno attendere il nuovo anno. E la qualità del Primizia sembra un buon auspicio per una cooperativa che sta bene di salute. Forte di circa 500 soci, 7 milioni e mezzo di bottiglie commercializzate all'anno, un fatturato annuo di 20 milioni di euro, ha come prodotti di punta il prosecco doc e i vini rossi. «La Montelliana sta andando benissimo - dice il direttore Bruno Zanatta - ogni anno fa investimenti per l'innovazione degli impianti e garantisce ai soci una ottima remunerazione delle uve». Cosa fondamentale per una cantina: se i soci vedono premiato il loro lavoro, curano il prodotto e ne deriva un'ottima qualità dei vini. «Il nostro segreto - spiega ancora il direttore - è lo stretto legame tra produzione e commercializzazione. Produciamo per vendere e per farlo è fondamentale proporre vini di qualità». Che vanno in Italia, ma anche all'estero, compreso un inizio di penetrazione anche in Cina sulla scia di tante imprese della zona che in Estremo Oriente sono di casa. «Le nostre esportazioni - dice Bruno Zanatta - sono soprattutto in Germania e nel resto d'Europa, negli Stati Uniti, in Canada, ma cominciamo anche ad esportare in Cina». (e.f.)
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