La “biblioteca” del vino

Il locale in piazzetta Ancillotto, che si incontra facilmente spostandosi da piazza dei Trecento alla Pescheria, in molti lo chiamano ancora “da Secondo”, in onore alla storica trentennale gestione, ormai del secolo scorso. Oggi però l'insegna parla chiaro, e la “Cantinetta Venegazzù” rimane un omaggio vivente alla storia: mescita di vini, oltre 70 qualità, cicchetti tipici, porchetta affettata a mano, così come vuole la tradizione. Oggi a gestire il locale ci sono Roberto Salvadori e Lucia Tuttoilmondo: «Abbiamo preso la gestione nel 2005», spiega Salvadori, «Il nome attuale del locale prende nome dalla cantina Conte Loredan Gasparini, storico marchio vinicolo che si trova a Venegazzù. I titolari, la famiglia Palla, nel 1995 hanno deciso di aprire la vecchia osteria, si è tramutata così in Cantinetta Venegazzù e dopo alterne gestioni siamo arrivati noi». La storia ritorna anche quando si parla del nome della piazzetta su cui si affaccia il terrazzino esterno del locale, circa 20 posti, intitolata all’aviatore della prima guerra mondiale Giovanni Ancillotto. Il piacere della convivialità si ripete come un rito sotto il portichetto della cantinetta: «Una delle nostre mosse vincenti è sicuramente la grande disponibilità di vini, tutti italiani» spiega Salvadori «sono oltre 70 le possibilità di scelta: ovviamente va molto il Capo di Stato, (il prodotto di casa) che è stato selezionato tra i migliori 100 vini d'Italia, ma anche l'Amarone, il Brunello, il Primitivo Manduria, e le bollicine in diverse versioni, dal Cartizze al Franciacorta. Il prezzi oscillano tra un euro e i sette». Alla cantinetta vanno molto anche i cicchetti: «Prepariamo bruschette particolari, polpette, mozzarelle in carrozza, tutto ciò che stuzzica l'appetito, anche piatti freddi, taglieri e insalate, facciamo anche rinfreschi e feste di laurea. La nostra clientela» aggiunge il titolare «è molto varia: la mattina ci sono i vip (chiama così i pensionati che si gustano l'ombretta, ndr) poi nel pomeriggio si può trovare sia l'avvocato e il professionista che i normali giovani». Al bancone l'affettatrice è sempre calda, con porchette trevigiane, prosciutti di Norcia e Montagnana pronti per l'uso. L'orario estivo prevede l'apertura dal lunedì al venerdì dalle 17 all'una e mezza. Sabato e domenica il locale è aperto anche la mattina e a pranzo. I trevigiani più affezionati, i lettori della Tribuna, non potevano dimenticare certo questo luogo che tiene alta nel centro storico la memoria delle tipiche osterie di una volta. Così è stato anche nel caso di Gianfranco Loschi, che grazia al suo voto inviato con il coupon è stato ed ha vinto una cartta prepagata Sme. (m.m.)
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