Jesolo ringrazia la supertestimone Erika Fischer

Romina Laugeni ha premiato la 23enne di Paese  che la sera del 14 luglio 2019 chiamò la polizia locale dopo aver visto lo schianto 
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA’ - CONCERTO PER I RAGAZZI MORTI - LA CONSEGNA DELLA TARGA A ERICA FICHER
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA’ - CONCERTO PER I RAGAZZI MORTI - LA CONSEGNA DELLA TARGA A ERICA FICHER

Paese

La supertestimone ringraziata pubblicamente dalla città: Erika Fischer di Paese, è stata salutata sul palco della serata dedicata ai quattro giovani scomparsi nel tragico incidente di via Pesarona a Jesolo. Per ricordare Riccardo Laugeni, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi e Giovanni Mattiuzzo, la mamma di Riccardo, Romina Laugeni, ha organizzato una serie di iniziative a un anno dall’incidente. Sono state consegnate le targhe dei quattro “angeli” ai familiari, e una serie di riconoscimenti a chi è stato coinvolto a vario titolo nella vicenda. Erika Fischer, 23 enne di Paese, con il fidanzato Raffaele Freda, erano in auto quella notte del 14 luglio 2019 quando il 28enne Marius Alin Marinica colpì l’auto dei quattro amici. «Ci ha superati in piazza Drago al lido» racconta la studentessa in legge per la prima volta uscita allo scoperto in un evento pubblico assieme al fidanzato di Treviso, Raffaele Freda (che era al volante), «un sorpasso a dir poco azzardato dopo che andava avanti a scatti e zig zag, frenando improvvisamente davanti a noi tanto da rischiare un tamponamento. Ho subito pensato di avvertire la polizia locale perché ero preoccupata per quello scalmanato che poteva essere pericoloso. Quando abbiamo visto l’auto nel canale, pensavamo fosse lui. Purtroppo abbiamo scoperto che erano quattro ragazzi innocenti».

La rabbia è ancora negli occhi di Erika e Raffaele, da poco laureato in Giurisprudenza: «Non siamo stati sentiti nel rito abbreviato, che si basa sostanzialmente sulle carte. Ma avremmo raccontato questo al giudice. Oggi il reato di omicidio stradale cambia ben poco rispetto a prima e può accadere che per un automobilista completamente alterato si chiedano 8 anni dopo che è stato la causa di quell’incidente». —

Giovanni Cagnassi

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