Invalidità civile, tempi più veloci Un unico ufficio e due mesi d’attesa

Partiamo da un dato: la Marca è la provincia in Italia con meno pensioni di invalidità. Ce ne sono 42.161, solo il 4,76% dei residenti. E con rarissimi casi di falsi invalidi. Provincia virtuosa, quindi. Però chi chiede lecitamente la pensione di invalidità di norma deve fare i conti con un meccanismo complicato: prima il riconoscimento del grado di invalidità da parte dell’Usl 2, quindi, se l’esito è positivo, la trafila all’Inps. Una serie di passaggi che, per arrivare all’esito finale, richiedono dai 6 agli 8 mesi (in altre Regioni si supera comunque l’anno). Un disagio al quale vuole mettere fine un protocollo firmato ieri a Treviso da Inps e Usl 2, che hanno condiviso le loro banche dati informatiche ma soprattutto riceveranno le persone in un unico ufficio guidato da una commissione integrata, aperto nella sede Inps di Treviso di viale Trento e Trieste; ma l’ufficio è nel retro, in via Bolzano 12. L’obiettivo è di far scendere a due i mesi di attesa per l’accertamento, la risposta e il rilascio dei verbali. La fase sperimentale del progetto è stata avviata a fine novembre ed è stata presentata ieri dal direttore provinciale dell’ Inps Marco De Sabbata e dal direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi alla presenza del governatore Luca Zaia e del sindaco Mario Conte. Sono in corso gli accertamenti delle prime 2.100 nuove domande. La verifica a breve interesserà però altri 2.500 trevigiani, ossia la media annuale delle persone che fanno domanda perché malate di cancro. «Entro la fine del 2019», dicono i vertici dell’Inps, «Prevediamo di aprire nella stessa sede anche l’attività per il riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap dei minori di 18 anni», pari a circa 950 richieste all’anno. Tirate le somme, con più di 5.500 pratiche, il nuovo protocollo riguarderà più di un terzo delle domande di invalidità presentate ogni anno nella Marca: «Complessivamente le pratiche in esame ogni anno nella Marca sono oltre 15.000», dicono Inps e Usl 2, «e riguardano ognuna richieste per differenti invalidità». Anche se le varie commissioni registrano numeri anche superiori poiché il trend è in crescita, aumentando le aspettative medie di vita: quest’anno sono state 26.856 le domande di primo accertamento, mentre sono circa 9.500 le persone esaminate con più di 65 anni. L’integrazione delle prestazioni erogate dai due enti in unica sede, ha quindi lo scopo di fornire una risposta più rapida al cittadino. «Il progetto congiunto è già operativo in via sperimentale dal 21 novembre», dicono i due enti, «Da quella data la commissione sanitaria dell’Usl 2, integrata da un medico dell’Inps, svolge l’attività di accertamento delle condizioni d’invalidità e disabilità in via Bolzano 12. In questa prima fase le visite sono dedicate agli utenti che, oltre allo stato d’invalidità e di handicap, richiedono l’accertamento delle condizioni per l’integrazione lavorativa». —
Alessandro Zago
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