Insider trading, maxi multa alla segretaria di De Longhi

Dalla Consob sanzione di 65.000 euro a Emanuela Bozzo: guadagnò in Borsa grazie ad informazioni privilegiate
MARSON TREVISO ESTERNO DITTA DE LONGHI A FIERA
MARSON TREVISO ESTERNO DITTA DE LONGHI A FIERA

TREVISO. Grazie al suo ruolo di segretaria personale di Giuseppe De Longhi aveva avuto accesso a informazioni privilegiate che le hanno permesso di ottenere una plusvalenza in Borsa 13.402 euro.

Per questo la Consob, con una delibera pubblicata pochi giorni fa, ha deliberato per Emanuela Bozzo, cininquantenne trevigiana, una sanzione di 65. 000 euro, un’interdittiva obbligatoria della durata di otto mesi e ha disposto anche «la confisca dei beni fino alla concorrenza del valore dei beni oggetto di sequestro».

l’accusa. La donna è anche indagata, insieme proprio a Giuseppe De Longhi, dalla Procura di Milano per aver rivelato la notizia dell’imminente cessione del 74, 97% di DeLclima, una società del gruppo De Longhi che nel 2015 (a quell’epoca era quotata in Borsa) venne venduta a Mitsubishi Electric Corporation.

I beneficiari della fuga di notizie, stando al capo d’accusa, erano due: Alberta De Longhi, sorella dell’imprenditore e la segretaria stessa. «La signora Bozzo», si legge nella delibnera Consob, «nell’ambito del Gruppo De’ Longhi conosceva persone che lavoravano presso DeLclima, ha avuto contatti con i consulenti coinvolti nell’operazione di cessione, ha organizzato le riunioni del management del Gruppo De’Longhi.

Nei primi giorni del mese di agosto 2015 è stata programmata una riunione con esponenti della parte acquirente che si è tenuta a Hong Kong in data 20 agosto». La Bozzo, occupandosi dell’agenda personale di De Longhi, ha contribuito alla organizzazione della riunione e del relativo viaggio di lavoro in Cina. «Nelle giornate del 5, 6 e 7 agosto 2015 la signora ha acquistato complessivamente 6.336 azioni DeLclima a valere su un conto di deposito titoli alla stessa intestato presso Cassa di Risparmio del Veneto.. realizzando un profitto complessivo pari a euro 13.402».

il fronte penale. La Procura di Milano ha chiuso le indagini. Al centro degli accertamenti delle Fiamme Gialle c’è la cessione della partecipazione del 74, 97% della DeLclima spa a Mitsubishi Electric Corporation nell’estate del 2015, periodo in cui la società di climatizzazione era ancora quotata nel segmento Blue Chips del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana.

È la ricostruzione delle date che spiega cosa può essere accaduto in quei giorni. Il 23 luglio il consiglio di amministrazione della De Longhi attribuì a Giuseppe pieni poteri «ai fini della sottoscrizione di accordi vincolanti per la cessione della controllata DeLclima». È del 25 agosto successivo il comunicato stampa che annunciò l’operazione che permise all’azienda trevigiana del Pinguino un guadagno dell’83%. E in breve su questa operazione si accese il faro della Finanza. 


 

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