Insider sulle azioni, bancario stangato

Compra titoli prima di un’Opa Apulia sfruttando informazioni riservate e guadagna il 50%: 200 mila euro di sanzione e beni confiscati
The logo of Veneto Banca bank is seen in Venice, Italy, January 31 2016. REUTERS/Alessandro Bianchi/File Photo
The logo of Veneto Banca bank is seen in Venice, Italy, January 31 2016. REUTERS/Alessandro Bianchi/File Photo

TREVISO. Da manager di Veneto Banca ha sfruttato informazioni privilegiate - nello specifico, un’imminente Opa sulle azioni Apulia Prontoprestito - per acquistare azioni in prima persona e farle comprare anche a un paio di conoscenti, con profitti vicini al cinquanta per cento in pochi mesi. Una violazione grave che la Commissione nazionale per le società e la Borsa ha sanzionato duramente: Marco Bordignon, trevigiano, 36 anni, responsabile dell’unità organizzativa “Budget e controllo direzionale” di Veneto Banca all’epoca dei fatti contestati, è stato punito con duecentomila euro di sanzione amministrativa e con l’interdizione per due mesi.

I fatti. I fatti contestati al manager della banca risalgono alla fine del 2011. È in quei mesi, infatti, che Banca Apulia, controllata di Veneto Banca con sede a San Severo (Foggia), decide di lanciare un’offerta pubblica d’acquisto (Opa) sul 29,54% del capitale di Apulia Prontoprestito. Il progetto, ovviamente, ha una fase decisoria ed embrionale interna alla banca prima di diventare pubblico (a dicembre di quell’anno) e operativo. Bordignon, però, gioca d’anticipo sfruttando quelle informazioni privilegiate: tra il 5 e il 10 ottobre del 2011, come si legge nella delibera numero 19336 della Consob, il manager acquista 106.200 azioni Apulia Prontoprestito. Lo scopo è ovvio: comprare prima che sia resa pubblica l’intenzione di lanciare l’Opa a un prezzo (30 centesimi per azione) ben superiore a quello di mercato in quelle settimane, oscillante attorno ai venti centesimi di euro. È esattamente ciò che succede: Bordignon investe 21 mila euro che diventano a breve 31.255. Non solo: lo stesso bancario, sempre secondo quanto scrive la Consob, suggerisce a due suoi conoscenti di fare lo stesso per guadagnare soldi facili in tempi brevissimi.

La sanzione. La sanzione è contenuta in una delibera della Consob diramata nelle scorse settimane. A Bordignon, poi responsabile banche estere di Veneto Banca (ora non più in organico, fanno sapere da Montebelluna), la Commissione ha contestato la violazione del testo unico in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo numero 58 del 24 febbraio 1998). In particolare il manager trevigiano ha violato l’articolo 187 che punisce l’abuso di informazioni privilegiate. Nello specifico, la Consob ha accertato la violazione del comma uno lettera “a”, che punisce chi «acquista, vende o compie altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime», e della lettera “b” che sanziona chi «comunica informazioni ad altri, al di fuori del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell’ufficio».

Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene (dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)

Il sequestro. L’iter sanzionatorio è lungo ma arriva a compimento. Oltre alla doppia sanzione amministrativa pecuniaria da centomila euro, con delibera del 25 giugno 2014 la Consob dispone - e la guardia di finanza esegue - anche il sequestro di conti correnti, depositi titoli e beni di proprietà di Marco Bordignon. Il provvedimento e impugnabile in Corte d’appello.

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