Inquinamento, tre week end a targhe alterne

TREVISO. Tre weekend a targhe alterne a partire dal prossimo. Così Treviso dichiara guerra allo smog che da giorni attanaglia la città. Si comincia sabato 6 febbraio: si fermano le dispari. Domenica 7 si fermano le pari e il numero zero è considerato pari: non sono concesse deroghe.
Gli altri week end a targhe alterne sono previsti il 13 e 14 febbrario e il 20 e 21 febbraio.
Le disposizioni sono contenute nell'ordinanza firmata martedì a Ca' Sugana che obbliga anche gli automoblisti a spegnere il motore durante la sosta ai semafori. Stop a stufe, camini e pellets se non sono l'unico sistena per riscaldarsi. Limitazioni ai riscaldamenbti domestici e negli uffici:non si potranno superare i 18 gradi.
Questi i contenuti dell'ordinanza
Targhe alterne per tre weekend, domenica ecologica, stop dei motori ai semafori
Per tre weekend, 6-7, 13-14 e 20-21 febbraio, su tutto il territorio comunale, dalle ore 7.30 alle 19.30, i veicoli potranno circolare secondo il regime delle targhe alterne (6 pari, 7 dispari, 13 dispari, 14 pari, 20 pari e 21 dispari). Dal provvedimento sono esclusi i veicoli elettrici.
Resta in vigore l’ordinanza Respiro Meglio a Treviso – Aria Pulita per una città più vivibile. Il divieto di circolazione sull’intero territorio comunale riguarda le auto Euro 0, 1 e 2 oltre che i ciclomotori e i motocicli a due tempi non catalizzati e immatricolati prima del gennaio 2000 (salvo che non siano conformi alla direttiva CEE 97/24 e seguenti). Gli orari di limitazione vanno dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedì al venerdì, ad esclusione del martedì mattina (in occasione del mercato cittadino).
Muniti di autocertificazione possono circolare i veicoli usati per accompagnare i ragazzi a scuola, limitatamente alla mezz’ora prima e dopo l’orario di inizio e fine delle lezioni o di altre attività organizzate in orario extrascolastico dagli istituti di appartenenza. Le deroghe si trovano sintetizzate nell’opuscolo scaricabile dal sito internet (www.comune.treviso.it). I cittadini potranno contattare l’ufficio Urp dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 11.00 ai numeri 0422 658211 e 658543 o il comando di polizia locale.
Muniti di autocertificazione potranno circolare anche i veicoli usati per accompagnare i ragazzi a scuola, limitatamente alla mezz’ora prima e dopo l’orario di inizio e fine delle lezioni o di altre attività organizzate in orario extrascolastico dagli istituti di appartenenza.
L’ordinanza prevede inoltre una domenica ecologica che si terrà il 3 aprile. Il blocco, dalle ore 7.30 alle 19.30, riguarderà tutti i veicoli e l’intero territorio comunale. Tra le novità introdotte dall’ordinanza lo spegnimento dei motori per la fermata e la sosta ai semafori, ad esclusione dei veicoli frigoriferi (adibiti a trasporto merci deperibili). L’utilizzo dei soffiatori dovrà essere limitato alle operazioni di pulizia delle superfici erbose allo scopo di ridurre il fenomeno di risollevamento delle polveri.
Edifici, temperatura non superiore ai 18° e per i negozi obbligo di chiudere le porte
In tutti gli edifici, sia pubblici, sia privati, la temperatura non dovrà essere superiore ai 18° centigradi, (con la tolleranza di +2°C), di 16° negli edifici classificati E8. Inoltre per i titolari di attività commerciali è previsto l’obbligo di tenere chiuse le porte dei negozi.
No alle combustioni all’aperto, stufe e camini a legna
L’ordinanza prevede il divieto di tutte le combustioni all’aperto su tutto il territorio comunale, in special modo in ambito agricolo e di cantiere e l’utilizzo di camini aperti e chiusi, stufe a legna o pellet che non garantiscano un rendimento energetico maggiore o uguale del 63 per cento ed emissioni di monossido di carbonio minore o uguale dello 0,5 per cento. L’uso di questo sistema di riscaldamento è consentito solo nei casi di edifici isolati, temporaneamente sprovvisti di impianto regolare.
Le sanzioni La mancata osservanza delle prescrizioni previste per il traffico veicolare (fonti mobili) è punita con una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 164 a un massimo di 663 euro. La sanzione per il mancato rispetto delle prescrizioni previste per gli edifici (fonti fisse) va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro, mentre la sanzione per le combustioni all’aperto va da un minimo di 75 a un massimo di 500 euro.
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