Infermieri, carenza già dall’università. A Treviso più di 50 posti liberi
Mancano anche tecnici di radiologia, tutti vogliono fare l’igienista dentale. La speranza dell’Ulss
è di colmare i vuoti con le seconde scelte degli alunni

Conto alla rovescia per le prove di ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie a Treviso. A pochissime ore dal test di ammissione, in programma lunedì 8 settembre, si registrano parecchi posti lasciati vuoti per diventare infermiere o assistente sanitario.
Una crisi delle domande che rispecchia la perdita di appeal di molte professioni assistenziali, nonostante la domanda continua di operatori da parte degli ospedali e dei centri servizi.
A sorpresa, osservando l’andamento delle iscrizioni al test, si registra un exploit di domande per determinati corsi. Overbooking di candidature per diventare igienisti dentali, ostetriche e tecnici di radiologia. In vista della prova scritta, l’azienda sanitaria traccia il bilancio sul numero di adesioni ricevute, dopo che il 28 agosto si sono chiuse ufficialmente le iscrizioni.
I numeri
Senza dubbio i dati sulle domande per infermieristica riflettono e confermano la crisi di appeal della professione dell’infermiere con appena 148 iscritti su 200 posti disponibili.
«Confidiamo di riuscire ad arrivare comunque a 200 iscritti, aggiungendo coloro che hanno scelto infermieristica come seconda preferenza e non passeranno il test per il primo percorso scelto che, talvolta, è proprio quello di medicina» afferma il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi.
Tuttavia, le difficoltà a compensare domanda e offerta di professionisti, permangono. Non solo per quel che riguarda gli iscritti al test, ma anche in corso d’opera. Se si pensa che nel nostro Paese circa il 15% degli studenti abbandona nel primo anno di infermieristica; mentre la percentuale di coloro che non concludono la triennale in infermieristica sfiora il 20%.
Un gap che si somma alla carenza esistente, e che fatica ad essere colmato dalla prospettiva di un’assunzione immediata dopo la laurea, tanto è il bisogno di infermieri sia nelle file della sanità pubblica, sia nell’ambito dei centri servizi, delle Rsa e delle cliniche private. Stessa sorte per il corso di assistente sanitario dove, ad oggi su 72 posti disponibili gli interessati sono 27.
Negativo è anche il saldo tra posti e iscrizioni per diventare tecnici di radiologia con 22 potenziali matricole a fronte di 60 posti. Mentre per il corso di tecnica audioprotesica su 20 posti le adesioni pervenute sono appena 5.
Le specialità in controtendenza
In controtendenza, invece, gli altri corsi offerti dal polo universitario trevigiano nell’ambito delle professioni sanitarie. Quest’anno si registra un exploit di aspiranti igienisti dentali: ben 179 tenteranno il test di ammissione per accaparrarsi uno dei 70 posti a disposizione.
Ai giovani piace anche la prospettiva di diventare ostetriche con 47 iscrizioni per 17 posti disponibili. Inoltre, su 25 posti per tecnici di laboratorio, si contano altrettanti iscritti alla prova.
Il grande giorno
Lunedì ci sarà la prova di ammissione per i corsi di laurea delle professioni sanitarie, l’ultimo step prima di iniziare il percorso formativo nella sede di Treviso dell’Università di Padova.
Il test scritto prevede una sessantina di quesiti su vari argomenti che spaziano dalle competenze di lettura alle nozioni di matematica e ragionamento logico. In base ai punteggi ottenuti verrà poi formulata la graduatoria degli ammessi che avranno accesso all’immatricolazione.
Il polo trevigiano offre per l’anno accademico 2025-2026 in tutto sette corsi di laurea triennali tra i quali scegliere: Assistenza sanitaria; Igiene dentale; Infermieristica; Ostetricia; Tecniche Audioprotesiche; Tecniche di Laboratorio biomedico; Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia. Per consultare gli argomenti e il calendario delle prove basterà visionare gli aggiornamenti che verranno via via pubblicati sui siti dell’Università di Padova e che sono a disposizioni degli aspiranti professionisti della sanità www.unipd.it e del Miur www.mur.gov.it.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso