Treviso, primario di cardiochirurgia in Eritrea per operare 22 ragazzi

Straordinaria missione umanitaria all’Ospedale Orotta di Asmara con l’équipe di Med.Action Bambini con Elias Odv

Foto gruppo locale e partecipanti alla missione International Operation Center for Children in Asmara
Foto gruppo locale e partecipanti alla missione International Operation Center for Children in Asmara

Ventidue piccoli pazienti salvati, 156 visite cardiologiche e una prospettiva di autonomia sanitaria per un intero Paese. Si è conclusa con risultati straordinari la 19ª missione medico-educativa di Med.Action Bambini con Elias ODV, associazione trevigiana guidata dal professor Giovanni Stellin, ex direttore della Cardiochirurgia pediatrica dell’Università di Padova.

 

Dal 17 al 30 ottobre, all’ospedale Orotta di Asmara, in Eritrea, un’équipe di trenta medici volontari, tra cui anche il direttore della Cardiochirurgia del Ca’ Foncello di Treviso, ha eseguito 22 interventi cardiochirurgici su bambini e adolescenti dai 2 ai 12 anni, affetti da gravi cardiopatie congenite e acquisite, oltre a oltre 150 screening cardiologici.

 

Il primario trevigiano ha realizzato cinque complessi interventi di riparazione della valvola mitrale su adolescenti colpiti da malattie reumatiche, tutti con esito positivo. In sala operatoria, accanto ai medici italiani, hanno lavorato i giovani chirurghi eritrei dottor Beyene e dottor Michael, che in sette operazioni hanno ricoperto il ruolo di operatori principali, seguiti passo passo dal team veneto.

 

«Sono la nostra più grande speranza – ha commentato il prof. Stellin –. Grazie al loro impegno, l’Eritrea potrà presto contare su un centro cardiochirurgico pediatrico indipendente, il primo dell’Africa sub-sahariana».

 

Fondata a Treviso nel 2023, Med.Action Bambini con Elias ODV prosegue l’attività avviata oltre vent’anni fa in Africa orientale, con l’obiettivo di unire cura e formazione, coinvolgendo professionisti sanitari e volontari. L’associazione non solo cura i bambini cardiopatici, ma punta a formare medici, infermieri e tecnici locali, affinché possano diventare autonomi nella diagnosi e nel trattamento delle cardiopatie infantili.

 

Durante la missione, una delegazione dell’associazione ha incontrato il presidente dell’Eritrea, Isaias Afwerki, che ha espresso pieno sostegno al progetto e l’intenzione di includerlo nella strategia nazionale per la sanità pubblica. In parallelo, sono state poste le basi per la firma di un Memorandum of Understanding tra la Scuola di Medicina di Padova, rappresentata dal prof. Angelo Dei Tos, e il National Higher Education and Research Institutions di Asmara, guidato dal dott. Haile Mehtsun, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione scientifica e formativa tra Italia ed Eritrea.

 

Un altro passo importante è stato l’avvio del progetto di estensione dello screening cardiologico pediatrico fuori dalla capitale: una prima missione esplorativa ha raggiunto l’ospedale di Mendefera, che serve circa 80 mila abitanti, dove saranno formati pediatri locali per la diagnosi precoce delle cardiopatie.

 

«Questa missione rappresenta una pietra miliare nel nostro cammino – ha concluso il prof. Stellin –. Abbiamo dimostrato che con passione, competenza e collaborazione internazionale si possono salvare vite e costruire futuro. Continueremo a lavorare perché ogni bambino eritreo affetto da cardiopatia possa essere curato nel proprio Paese».

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