Incubo ladri in provincia di Treviso: duecento in coda a Olmi per assoldare i vigilantes serali

Folla in parrocchia a Olmi per firmare il contratto di sorveglianza con Mondialpol. L’iniziativa con “Furti in corso”: controlli diurni in aggiunta alle ronde di notte

TREVISO. Una casa saccheggiata nella notte di venerdì a Breda di Piave. I ladri hanno sfondato una finestra e fatto razzia. Abitazioni nel mirino dei banditi a Candelù nella stessa serata. Un nuovo colpo nella zona di via Pantiera a Silea dove i ladri continuano a colpire da settimane.

Quello delle case violate è un bollettino che si aggiorna ad ogni calar del sole. E la rabbia, e la paura dei cittadini monta tanto che ieri, a San Biagio, nella sala parrocchiale, in poche ore duecento trevigiani si sono messi in coda per assoldare i vigilantes e attivare le ronde anche di giorno.

Tutti in fila. L’iniziativa è nata sulla pagina facebook di “Furti in corso” che però, a dispetto di quanto avveniva un anno fa, si è defilata dall’organizzazione della vigilanza privata lasciando il compito ai cittadini. «Facciamo solo da facilitatori nei contatti con le aziende di sicurezza», spiega il promotore dell’associazione Christian Demma, «ora sono gli stessi cittadini adesso a gestire contratti».

Ieri, nella sala dell’oratorio di Olmi di San Biagio messa a disposizione dalla parrocchia di don Edi Savietto, che è tra i sottoscrittori del contratto con i vigilantes, davanti al banco sul quale sedeva Giovanni Bertuol della Mondialpol, si sono messi in fila duecento persone dalle 14 alle 18. Tutte pronte a firmare e pagare l’avvio del servizio di vigilanza diurna delle loro abitazioni. Un boom, di richieste, andato anche oltre le aspettative, tanto che a stento sono bastati i contratti fotocopiati e portati all’appuntamento dalla società di sicurezza.

ronde diurne. Quelli sottoscritti ieri a 11 euro al mese sono contratti per il controllo delle case nella fascia oraria dalle 18 alle 21. Un servizio aggiuntivo rispetto a quello attivato da “Furti in corso” già dall’anno scorso (allora sì, direttamente) in 480 abitazioni nei territori di Silea, Roncade, Casier, San Biagio e Carbonera che oggi vengono controllate dalle vedette della Civis con vari passaggi dalle 22 alle sei del mattino.

Tutto è nato dalla richiesta di tantissimi residenti davanti all’imponente, e apparentemente inarrestabile, ondata di furti che sta colpendo la Marca da ottobre ad oggi nonostante l’impegno profuso dalle Forze dell’ordine in termini di uomini e mezzi. Si calcola, da dati delle forze dell’ordine, che nel solo mese di novembre i furti siano stai circa 400, oltre una dozzina al giorno.

«È un assedio». E ieri pomeriggio, nella lunga coda dei trevigiani in attesa di firmare i contratti, non si faceva altro che parlare di quale che era successo ai vicini, a quelli della via a fianco, a loro stessi. «È un assedio» raccontava uno dei trevigiani in coda, con casa nei pressi di via Claudia Augusta a Silea, «vicino a casa mia ci sono stati due tentati furti in pochi giorni, e poco distante altri. Ormai la sera non riesco ad essere più tranquillo, nemmeno quando sono in casa, figuriamoci se devo uscire».

«Vero, si vive nell’incubo di lasciare la propria casa anche per mezz’ora soltanto» incalzava una donna alle sue spalle, proprio da Olmi, «non bastano le luci, le porte chiuse, le tapparelle abbassate». Racconti molto simili, tutti contraddistinti dallo stesso timore, «così non è un bel vivere». Suggestione collettiva? Forse un po’. Ma va tenuto conto anche di questo: i residenti hanno paura.

sala piena a roncade. E mentre i cittadini si arrangiano da sé, “Furti in corso” continua a riempire sale pubbliche con il nuovo ruolo di “assistenza” alla sicurezza dei cittadini: dando consigli, raccogliendo segnalazioni, spiegando come usare il social network «che molti continuano a denigrare, ma forse perché non sanno come viene usato» incalza Demma. Venerdì sera l’appuntamento lì dove tutto è cominciato: Roncade. Stavolta con al fianco il sindaco Pieranna Zottarelli e l’assessore alla Sicurezza.

«Manteniamo alta l’attenzione» ha detto il sindaco Pieranna Zottarelli rivolgendosi al gruppo di cinquanta cittadini in sala, «a Roncade oltre alle pattuglie serali è in atto una grande sinergia tra tutte le forze dell’ordine. È comunque importante condividere delle buone pratiche come fatto stasera. L’importante comunque è denunciare sempre, e contattare sempre le forze dell’ordine al minimo sospetto». «“Furti in corso” è anche una pagina facebook nata da un’esigenza personale», ha spiegato il fondatore Christian Demma, «e oggi è anche un luogo di condivisione dei buoni comportamenti». Per questo la speranza è di mettere è di riuscire a entrare al tavolo di sicurezza delle prefettura, «non alla stregua delle forze dell’ordine certo, ma per organizzare l’informazione sul territorio».

La rete si allarga. La folla di cittadini che ha sottoscritto i contratti per le ronde dei vigilantes potrebbe allargarsi. Si moltiplicano le richieste da parte dei residenti di Paese, dove l’associazione ha già incontrato l’amministrazione comunale e dovrebbe fissare a breve un’assemblea, ma piovono richieste anche da Ponzano (dove pochi giorni fa c’è stata un’altra riunione informativa sulla sicurezza con il Comune al fianco dell’associazione), da altre zone dell’hinterland del capoluogo e della Pedemontana. 
 

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