Incendio alla fabbrica di plastica a Refrontolo, l'Usl: "Rimanete in casa"

Refrontolo. Devastante rogo a Crevada, distrutta la Ovag: fiamme alte dieci metri Il sindaco e la protezione civile: «Aria irrespirabile, chiudete le finestre»
Poloni refrontolo via crevada incendio
Poloni refrontolo via crevada incendio

Incendio alla fabbrica di plastica in provincia di Treviso, in fiamme 1500 metri quadri

REFRONTOLO. Brucia la fabbrica di materie plastiche, allarme in zona industriale a Refrontolo. Un devastante incendio si è sviluppato ieri sera attorno alle 21 alla ditta Ovag di Refrontolo in via Crevada 59. Sul posto sei squadre dei vigili del fuoco di Treviso e in supporto anche colleghi da Pordeonone. Immediato l’allarme per la nube nera che si è sprigionata dal rogo: la fabbrica produce materie plastiche. Timori anche per le aziende vicine, in particolare per la D3 che produce imballaggi di cartone: le fiamme hanno rischiato di propagarsi in tutta l’area industriale, costringendo i pompieri a un lavoro di bagnatura preventiva dei capannoni confinanti.

CAPANNONE DISTRUTTO. È stato messo sotto controllo nella notte dai vigili del fuoco l’incendio, che ha completamente distrutto un’azienda di lavorazione di materiali plastici di circa 1500 metri quadri.

Le squadre dei pompieri intervenute da Conegliano, Vittorio Veneto, Treviso, Montebelluna, Pordenone, Belluno e Mestre con 35 operatori e 14 automezzi antincendio, sono riusciti a notte fonda a circoscrivere il rogo generalizzato del capannone, che è collassato.

In provincia di Treviso brucia una fabbrica di plastica, la Ovag di Refrontolo

Sono ora in corso le operazioni di completo spegnimento degli ultimi focolai. Le cause dell’incendio sono al vaglio del NIAT (nucleo investigativo antincendio territoriale) dei vigili del fuoco.

"RIMANETE IN CASA". " Essendo le fiamme divampate nelle ore notturne l’impatto sulla popolazione è stato di scarso rilievo in quanto le fabbriche erano chiuse e i pochi residenti si trovavano all’interno delle proprie abitazioni. Per "massima precauzione" Arpav e Ulss 2, per la giornata odierna e in relazione alle immediate vicinanze del luogo dell’incendio, raccomandano quanto segue:

  • Evitare di svolgere attività all’aperto e tenere chiuse le finestre
  • Lavare accuratamente la verdura eventualmente raccolta nell’orto di casa

Sul luogo dell’incendio Arpav ha eseguito, come di prassi, campionamenti dell’aria i cui risultati saranno resi noti appena disponibili. 

Intanto l'area è stata posta sotto sequestro

Incendio alla fabbrica di plastica a Refrontolo: area sotto sequestro

L’ALLARME. L’allarme è scattato attorno alle nove e mezzo di ieri sera. «Venite, la Ovag si è trasformata in una palla di fuoco», questa la prima telefonata ai vigili del fuoco. Immediato l’intervento di sei squadre. Impressionante la velocità di propagazione delle fiamme e l’altezza delle stesse, oltre una decina di metri. L’azienda opera nel settore della lavorazione delle materie plastiche, realizzando per esempio espositori, insegne, contenitori e attrezzature per negozi, in particolare del settore dell'alimentare ma non solo. Tra i clienti ci sono nomi come Geox, Hausbrandt, Sidi, Piazzetta.

ZONA CIRCOSCRITTA. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono immediatamente intervenuti anche i carabinieri. Pochi minuti dopo, vista la gravità della situazione, è stata allertata anche la protezione civile che ha aiutato le forze dell’ordine a bloccare via Crevada, la strada che da Pieve di Soligo porta verso Conegliano. Il traffico è stato deviato per Santa Maria di Feletto.

NUBE TOSSICA. La nube nera si è sprigionata altissima, confondendosi con il cielo scuro, nel cuore dell’area del Prosecco. È stata allertata anche l’Arpav. Timori anche per la copertura in Eternit del capannone, anche se «incapsulato e quindi a norma», secondo il titolare. Sul posto è intervenuta anche la sindaca di Refrontolo, Loredana Collodel, che ha concordato con i carabinieri e la protezione civile un servizio di allarme per le famiglie residenti nelle vicinanze: l’invito è stato quello di chiudersi in casa e di sigillare bene porte e finestre.

IL TITOLARE. Sul posto è arrivato in pochi minuti anche il titolare della Ovag, Giorgio Vazzola, secondo il quale «l’incendio si sarebbe sviluppato attorno alle otto e mezzo nella zona degli uffici, per poi propagarsi da lì al resto della ditta». Non si conosce né ipotizza, al momento, l’origine delle fiamme.

Incendio alla fabbrica di plastica di Refrontolo, il titolare: "Un corto circuito"


LE BOMBOLE. Altro allarme: quello delle possibili esplosioni. La ditta, infatti, per la lavorazione e il taglio delle materie plastiche utilizza anche azoto e anidride carbonica in bombole. «Ho spiegato ai vigili del fuoco dove sono stoccate le bombole», ha detto ancora il titolare. Una situazione estremamente pericolosa e che ha richiesto cautela ma prontezza.

L’ALTA TENSIONE. Come se non bastasse, sopra l’area industriale passano anche i cavi dell’alta tensione, che hanno iniziato a surriscaldarsi: i vigili del fuoco hanno dovuto provvedere anche a raffreddarli, altro lavoro rischioso.

LAVORO DIFFICILE. Un’ora dopo l’arrivo dei vigili del fuoco, quindi attorno alle 22:30, le fiamme erano ancora altissime e il tentativo di spegnimento in pieno corso. Pesantissimi i danni alla struttura. Problemi anche di approvvigionamento idrico: gli uomini del 115 hanno dovuto anche “pescare” l’acqua dal torrente lì vicino. Il lavoro è proseguito ancora per ore.


 

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