In vendita l’ex sede dell’Inpdap

Piazza Santa Maria dei Battuti, l’Inps punta ad alienare il palazzo entro il 2018
Si sono fatti avanti professionisti, tecnici esterni, delegati ufficiali e meno ufficiali di vari gruppi commerciali. Tutti hanno bussato alla porta dell’ufficio Patrimonio dell’Inps con la stessa domanda: «Ma il palazzo ex Inpdap... lo vendete?».


Il via vai dura da parecchio, per anni è stato risposto «no», perchè l’edificio (quattro piano di volumetria direzionale convertibile in residenziale in pieno centro storico) nel passaggio da Inpdap a Inps non era stato inserito nelle liste delle proprietà alienabili o affittabili. Ma ora il pasticcio è stato risolto, e in piazza Santa Maria dei Battuti si prepara una grande operazione immobiliare.


Era dicembre del 2013 quando tutti gli uffici Inpdap di Treviso vennero trasferiti tra le proteste nella sede centrale Inps. La fusione dei due enti lasciò vuoti decine di edifici in tutta Italia, e tra questi il palazzo tra Ponte Sant’Agata e piazza Santa Maria dei Battuti, defilato dal cuore pulsante della vita cittadina.


Era un’altra Treviso, sotto il palazzo correvano auto, c’era una piazza trafficata formato parcheggio e nei dintorni – Quartiere Latino a parte – di nuovo c’era poco o nulla, ma non mancava interesse per subentrare all’Inpdap. «Si fecero avanti perfino i carabinieri» raccontano da Inps.


Lo Stato, per rimettere in ordine le carte e inserire l’edificio nel patrimonio “disponibile” ha impiegato 4 anni, ma fortuna vuole che in questo periodo la cornice attorno al palazzo sia cambiata: strada pedonalizzata, piazza rinnovata, locali e negozi. Una manna per la proprietà che ora infatti preme sull’acceleratore.


Per l’ex Inpdap si sono aperte ora due strade: la cessione al fondo statale Invimit, specializzato nella valorizzazione degli ex edifici pubblici e già autore a Treviso dell’operazione che presto porterà all’apertura di una albergo all’ex Inail di via Battisti; oppure la vendita diretta da parte di Inps. «Ad ogni modo tutto in tempi brevi, già nel 2018» specificano da Inps.


Perchè l’offerta c’è e va assecondata, e pare cresciuta in questi anni spinta da chi è tornato a investire in città attratto dalla sua nuova veste turistica e residenziale.


Valore dell’immobile? «Ancora tutto da stimare» spiegano i responsabili del patrimonio, ma è logico pensare si viaggi su cifre pesanti visto che il palazzo – centralissimo – gode anche di un affaccio privilegiato sul Cagnan e non pare vincolato a particolari tutele storico artistiche trattandosi di un’opera relativamente recente. Dentro, piccola curiosità, ci sono ancora poster e quadretti. Fuori, da tempo, fa bella mostra di sè sul Cagnan l’opera in ferro di Mario Martinelli, unico elemento di valore di un edificio che però rappresenta un affare coi fiocchi.


Indubbio cvhe l’abbellimento di piazza Santa Maria dei Battuti e la creazione dello spazio pedonale nel cuore della città abbia come conseguenza la valorizzazione dell’intero comparto.


Federico de Wolanski


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