In vendita l’ex osteria «da Peo» a Vittorio Veneto

Il palazzetto di Serravalle sarà ceduto per 450 mila euro, ma potrebbe diventare un negozio
Borin Vittorio Veneto osteria da Peo Borin Vittorio osteria Da Peo
Borin Vittorio Veneto osteria da Peo Borin Vittorio osteria Da Peo

VITTORIO VENETO. In vendita la vecchia osteria "Da Peo". E a Serravalle serpeggiano i dubbi: tornerà a essere un locale o sarà trasformato in negozio? Al momento, il futuro di questo "pezzo" di storia serravallese è affidato all'agenzia immobiliare "La Decisa" che con diligenza ha apposto sui portoni il cartello "In vendita". Il locale è chiuso ormai da diversi anni. Il contratto d'affitto scadeva nel 2011 e non è stato rinnovato. I proprietari, infatti, avevano deciso di chiuderlo già nel 2010. «Peo potrebbe tornare osteria, ma anche qualcos'altro», spiega il titolare dell'immobiliare Giovanni Zara, «dipenderà da chi lo vorrà comprare. Spetta al compratore deciderne la destinazione». In vendita è stato messo tutto il complesso, compresi i due appartamenti soprastanti, per un totale di 412 metri quadrati, più la corte interna. Il costo è di 450 mila euro, trattabili.

Ad aggiungere incertezza c'è anche la crisi persistente del mercato immobiliare. Il complesso era anche stato messo all'asta nel vano tentativo di trovare un acquirente interessato. L'asta, tuttavia, era andata deserta.

Il nome del locale deriva dal suo primo fondatore Delfino Varnier, detto appunto "Peo", pittore serravallese che trasformò l'osteria di famiglia in un vivace cenacolo culturale. I proprietari della vecchia osteria avevano intrapreso una battaglia per difendere il marchio "Peo". Tanto da aprire un contenzioso con l'ex gestore Paola Fiorentelli che aveva aperto un locale nel complesso del Foro Boario chiamandolo "L'altro Peo". I vecchi proprietari erano stati tranchant: «Di Peo, partigiano e pittore, ce n'è solo uno: l'altro è solo tarocco».

Alla fine i proprietari hanno vinto, costringendo Paola Fiorentelli ad accettare la diffida a cambiare il nome. Oggi, infatti, il locale al Foro Boario è diventato "Semprequeo".

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