In pullman anche dalla Puglia: a Conegliano 1139 infermieri per 4 posti

Dopo le prime due selezioni alla Zoppas Arena, domani partono gli orali C’è chi cerca di risparmiare anche col car-pooling o col taxi collettivo
Calzavara Conegliano concorso per infermieri
Calzavara Conegliano concorso per infermieri

CONEGLIANO. Il concorso per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato di quattro infermieri presso l’azienda Usl 2 Marca Trevigiana continua con il quarto test selettivo. Ai primi di dicembre si era svolta la prima fase alla Zoppas Arena: un esercito di oltre 2323 infermieri aveva affrontato il test di preselezione e poi la prova scritta e quella pratica. Le due giornate avevano visto la Zoppas Arena di Conegliano gremirsi, fin dal primo mattino, di infermieri provenienti da tutta Italia per partecipare al sogno italiano del ‘posto fisso’ presso la pubblica amministrazione. .

Tocca agli orali. Fatta la prima scrematura, ora si fa sul serio: è il turno della prova orale che inizierà domani e si concluderà il 6 febbraio con la partecipazione di circa la metà degli iniziali iscritti - 1139 i candidati “superstiti” dopo la prima fase - e si terrà però presso il presidio ospedaliero di Castelfranco. Un tour de force senza possibilità di chiedere e ottenere spostamenti di orario: ogni giorno la commissione dovrà valutare 70 infermieri, partendo dalle 8.30 del mattino e continuando fino a sera. La prova verte su tematiche infermieristiche e prosegue verificando conoscenze di una lingua straniera e di informatica.

Da tutta Italia. Alle prove precedenti infermieri da tutto il territorio nazionale si sono presentati, chi formando corriere, oppure accompagnati da amici, colleghi, familiari, e valigie. Qualcuno ha scelto l’aereo, altri il taxi collettivo. Un concorso come questo è un investimento: costa trasferirsi e anche l’iscrizione non era gratuita. «Io sono delle Marche» ha riferito una partecipante «e già lavoro in Veneto presso una struttura privata, però il posto in ospedale fa gola a tutti, con i tempi che corrono».

«Certo che è stressante» l’opinione di un ragazzo del Lazio, «ma d’altronde dove lavoro ora, in un ospedale a Latina, non c’è un’organizzazione come in Veneto. A volte non arrivano neanche i colleghi a darci il cambio la mattina perché non ce ne sono e non assumono». «Se non ci sono concorsi giù, noi dobbiamo salire», l’opinione di un giovane pugliese. E alla domanda se preferirebbero avvicinarsi a casa, rispondono con un unanime “sì”.

La graduatoria. Alla fine il concorso pubblico si protrarrà diversi mesi. Oltre ai 4 che ce la faranno a staccare il biglietto dell’agognata assunzione, per altri resterà la speranza di essere inseriti nella graduatoria degli idonei, dove le aziende sanitarie andranno a pescare i professionisti per sostituire “a tempo” malattie e maternità dei colleghi. 

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