In cattedra a Mosca per insegnare l’arte del mosaico romano

ODERZO. Ezio Burigana, ex professore alle scuole Amalteo, artista e mosaicista per passione, andrà all’Università di Mosca per insegnare la tecnica del mosaico romano. Burigana e la moglie Luigina stanno preparando le valigie: partiranno in marzo. I contatti fra l’ex professore opitergino e l’ateneo moscovita sono stati tenuti dall’ambasciata italiana in Russia. Burigana ha approfondito la tecnica del mosaico romano prendendo a modello i mosaici di Opitergium, sia quelli conservati nel museo civico che quelli scoperti recentemente nell’area delle domus. Da decenni,oltre che produrre mosaici, Burigana ha avviato corsi per l’insegnamento della tecnica. Le sue opere si trovano a Suffolk negli Usa e in ogni parte d’Italia. Suo il è il mosaico che ha vinto il primo premio nel concorso internazionale che si era svolto a Noto, in Sicilia. «In quell’occasione il lavoro di Ezio –racconta la moglie Luigina– è stato notato a livello internazionale perché attualmente è l’unico al mondo che lavora con questa tecnica. In seguito siamo stati contattati dall’ambasciata italiana a Mosca, perché cercavano esperti per insegnare la tecnica antica del mosaico romano nel corso di un master che tengono all’università di Mosca. o Burigana, infatti, cerca di ricostruire le tecniche usate dalle maestranze romane. Usa i supporti, le malte, i collanti che usavano duemila anni fa. I materiali impiegati per le tessere dei suoi mosaici sono rigorosamente naturali: sassi del Piave cercati ad uno ad uno nel greto dei fiume, e pasta di vetro. «Avevano bisogno di Ezio –prosegue Luigina– per trasmettere la tecnica del mosaico romano, perché a Mosca insegnano la tecnica del mosaico bizantino». Non manca la nota di rammarico: «Purtroppo l’inestimabile ricchezza dei reperti romani opitergini, non è sufficientemente valorizzata, proprio nella città che li possiede».
Giuseppina Piovesana
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