In Bcc l’angelo custode per clienti

Vedelago. Il Credito Trevigiano si riorganizza e offre un consulente speciale per privati e aziende
Di Alessia De Marchi
Demarchi Fanzolo sede banca Credito Cooperativo Trevigiano
Demarchi Fanzolo sede banca Credito Cooperativo Trevigiano

VEDELAGO. Tecnicamente si chiamerà gestore, praticamente sarà una sorta di angelo custode di risparmi e investimenti di privati e aziende, clienti e soci del Credito Cooperativo Trevigiano. La nuova figura professionale, prevista nella prima riorganizzazione dell’organico varata nell’era del presidente Piero Pignata, entrerà in servizio in tutte le 30 filiali con quella che, negli ambienti bancari, si chiama migrazione del personale dal bancone agli uffici di consulenza. Ovvero meno impiegati allo sportello e più consulenti specializzati negli uffici, pronti a rispondere alle domande dei clienti. L’home banking (la banca via web dal pc di casa, da tablet o smartphone) da un lato e i sempre maggiori servizi offerti dallo sportello bancomat, dall’altro, hanno progressivamente ridotto le necessità di entrare nelle filiali per svolgere le proprie pratiche al bancone. Da qui la scelta di spostare, previa opportuna formazione, gli impiegati. Il direttore generale del Trevigiano, Claudio Giacon, esclude tagli all’organico e assicura piuttosto aumenti in busta paga per i cambi di funzione - «come da contratto» - e nel futuro, magari anche incentivi. Da qui ai prossimi 5 anni non sono previste uscite per pensionamenti tra i 246 dipendenti della Bcc. Salvo scelte personali. «Qui, al Credito Trevigiano, «fa sapere Giacon, «ho trovato una buona professionalità, un attaccamento alla banca e una grande voglia di rivincita dopo due anni di sacrifici». Insomma, secondo il dg, vince l’orgoglio “Trevigiano”. «Caratteristiche positive», aggiunge Giacon, «per un istituto che vuole ripartire, avendo tutte le carte in regola». Il nuovo modello organizzativo, studiato con la Federazione veneta delle Bcc, è stato condiviso nei giorni scorsi con le rappresentanze sindacali aziendali e territoriali. «Questo progetto che aveva suscitato nei mesi scorsi molte apprensioni», spiega il direttore generale, «è necessario per indirizzare il Credito Trevigiano verso una maggiore capacità commerciale e una consulenza professionale mirata» La nuova direzione generale sarà ora composta oltre ai servizi di staff da quattro aree: crediti, affari, finanza e amministrazione. Per la rete degli sportelli è previsto un assetto organizzativo composto da 12 filiali capofila che avranno competenza anche su 18 sportelli leggeri guidati da un referente. Operazione che sarà completata entro l’estate. «Gli obiettivi», spiegano dalla Bcc, «sono molteplici: snellimento operativo e potenziamento dell’attività commerciale, più attenzione alle esigenze dei privati e delle imprese, anche con la creazione di team di sviluppo». Giacon fa sapere di voler «stimolare i collaboratori verso una più qualificata capacità di consulenza commerciale a favore dei clienti, delle imprese e delle famiglie. «Perché», spiega, «vogliamo, non solo conservare la loro fiducia e accrescere la nostra professionalità, ma anche sviluppare nuove opportunità di business». La sperimentazione inizierà da metà febbraio con le filiali di Castelfranco e Treviso per estendere poi il modello a tutte le altre sedi. «Pensiamo di aver svolto un buon lavoro nella direzione di una maggiore capacità commerciale della nostra Bcc», aggiunge il presidente Pignata, «senza snaturare i principi che ci caratterizzano. I nostri soci e clienti potranno usufruire di una consulenza specialistica a 360 gradi». Il nucleo capofila di Treviso avrà Paese come sportello leggero mentre quello di Castelfranco gestirà Salvarosa e Salvatronda.

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