Imprenditore si butta nel lago e muore

Trovato morto ieri mattina all’alba nel laghetto di casa l’imprenditore Fermo Santarossa, 74enne fondatore e titolare del gruppo Santarossa di cui fa parte il mobilificio Armony Cucine spa di Mansuè. Il corpo è stato ritrovato due ore dopo dalla moglie. Mistero sull’origine del gesto estremo, Santarossa infatti non avrebbe lasciato alcun biglietto. Alcuni momenti della tragica scena sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza esterna della residenza del mobiliere a Villanova di Prata di Pordenone, poco distante dal confine con Portobuffolè e quindi dalla provincia di Treviso, che insieme ai riscontri dei tecnici hanno dato un quadro piuttosto chiaro dell’accaduto alle forze dell’ordine. Ieri mattina Fermo Santarossa, conosciuto da tutti come Firmino, è uscito di casa verso le 4.30 da una finestra per non far scattare il sistema d’allarme della villa. Raggiunto il giardino si è tolto pantaloni e giacchina del pigiama e li ha lasciati a bordo vasca per poi immergersi nelle fredde acque del laghetto artificiale del parco della villa. Santarossa non sapeva nuotare. Nessuno a quell’ora si è accorto di niente. Due ore più tardi, è stata la moglie Gabriella Bianchin a trovare il corpo senza vita e a dare l’allarme. Quando la donna si è svegliata infatti, non ha trovato accanto a se il marito e si è subito messa a cercarlo. Uscita nel parco si è accorta degli abiti abbandonati del marito accanto al laghetto ed ha immediatamente contattato i soccorsi, ma ormai non c’era evidentemente più niente da fare. L’anatomo-patologo Giovanni Del Ben ha accertato la morte per annegamento di Firmino Santarossa, escludendo l’intervento di terzi. Si tratterebbe quindi di un gesto volontario le cui ragioni sono solo ipotizzabili dato che l’uomo non ha lasciato alcun biglietto. Sembra che Santarossa negli ultimi tempi accusasse una certa prostrazione. «Amavo Firmino più che come un fratello» è il ricordo commosso del fratello Rino, colonna portante del volontariato locale pratese «Qualche giorno fa mi ha telefonato, in preda a un forte turbamento, rivolgendomi una precisa richiesta: Rino, prega per me, non sto bene». Imprenditore affermato e stimato, nato nel 1939 e sempre vissuto a Villanova, la sua morte improvvisa ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano. Attualmente dirigeva il Gruppo insieme al fratello Mario, ai suoi due figli ed ai nipoti. Era arrivato a costruire un grande gruppo partendo dal niente ma con una lunga gavetta. Da giovanissimo infatti aveva messo in mostra le sue doti come intagliatore, affinando la tecnica nello stabilimento brugnerese di Giuseppe Presotto per poi avviare un’attività propria di intagliatore di cornici a Villanova nella casa dei suoi genitori nel 1963. L’attività era molto semplice e Santarossa faceva da sé anche le consegne, spingendosi con la sua Lambretta anche fino a Pieve di Soligo. La svolta arriva nel 1972 con la fondazione della prima azienda di costruzione di mobili a livello industriale, fondata proprio a Villanova che in breve tempo decollò portando all’inaugurazione e all’acquisizione di numerose fabbriche. Il nullaosta per la restituzione del corpo alla famiglia dovrebbe arrivare questa mattina e quindi in giornata dovrebbe essere stabilita anche la data del funerale.
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