«Impossibile barare invidie e gelosie per il nostro circolo»

La presidente Annamaria Cornuda difende l’associazione «I nostri ragazzi si fanno valere a livello nazionale»
MONTEBELLUNA. "E' stata una caccia alle streghe, portata avanti per invidia e cattiveria": non ha dubbi Annamaria Cornuda, presidente del circolo scacchistico "Beniamino Vergani" sui motivi che hanno portato sotto accusa anche il circolo scacchistico che presiede. E' finita con 5 mesi di fermo gioco per un giocatore ma nessuna sanzione per il circolo, ma lei non ha dubbi sui motivi che hanno innescato il deferimento. È di ritorno dalle premiazioni fatte dal Coni Veneto a Strà, dove è stata premiata la formazione under 12 montebellunese che si è laureata vicecampione nazionale e per lei non ci sono dubbi. "Il circolo scacchistico montebellunese sta crescendo a dismisura -afferma- e questo suscita gelosie e invidie. I nostri ragazzi crescono a livello nazionale, anche le ragazze ed evidentemente questo suscita invidia nel mondo scacchistico. A Strà sono stati premiati i nostri ragazzi che si sono fatti valere a livello nazionale, uno di questi ragazzi è ora ai campionati mondiali, in questa squadra c'è anche una ragazza, evidentemente la continua crescita del circolo scacchistico che presiedo non è vista di buon occhio e così ci siamo trovati con un deferimento anche nei miei confronti quale presidente del circolo. Evidentemente il circolo "Beniamino Vergani" sta crescendo troppo ed è entrato nel mirino di qualcuno". Ma si parla di compravendita di partite. "Gli scacchi non sono il calcio, sono completamente diversi, negli scacchi non si può fare melina -dice Annamaria Cornuda- E' impossibile imbrogliare o far vincere l'avversario senza che ci si accorga di questo, sono impossibili patteggiamenti o accordi nelle partite di scacchi. Me lo ha detto anche l'arbitro che ha seguito gli incontri del torneo montebellunese dove sarebbero avvenuti i fatti che hanno portato al deferimento. Mi ha detto che è impossibile che sia avvenuto quanto è stato oggetto di deferimento. E un arbitro di scacchi sa come si svolge il gioco, si sarebbe accorto se si fosse verificato qualcosa di anomalo. Mi ha detto che tutto si è svolto regolarmente e se lo dice chi ha arbitrato vuol dire che è così. Perché come uno che arbitra una gara di qualsiasi tipo sa come sono le regole del gioco, così un arbitro di scacchi conosce benissimo il gioco e vede se tutto si svolge regolarmente o no". Quindi un deferimento frutto di gelosia per i successi montebellunesi secondo lei. "Ovvio che questa è lamia opinione -risponde la presidente- per me è solo frutto di invidia mista a cattiveria nei nostri confronti. E' chiaro che se si chiede la stessa cosa a un circolo rivale, l'opinione è diversa". In ogni caso rimane l'amarezza. "Quella sì, l'amarezza per essere stati deferiti e aver dovuto affrontare un procedimento c'è tutta -dice Annamaria Cornuda- anche se come circolo non abbiano subito alcuna sanzione, perché poteva esserci una sanzione di 260 euro, rimane l'amarezza per il blocco gioco dato ad un nostro campione e di essere stati accusati di aver combinato delle partite". Ma questo non ferma certo la strada del circolo scacchistico montebellunese. "Per nulla -afferma- il nostro circolo scacchistico sta andando a gonfie vele, ragazzi e ragazze che giocano ce ne sono sempre di più, ci stiamo facendo valere sempre più a livello nazionale, Montebelluna è quella città degli scacchi che fin dall'inizio volevamo realizzare".
(e.f.)


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