Import di auto dalla Germania: evasa Iva per cinque milioni di euro

Auto importate dalla Germania e rivendute in tutto il Nordest. Ma senza pagare l’Iva, con un’evasione che si aggira addirittura attorno ai cinque milioni di euro. Sono queste le contestazioni che hanno portato a processo tre nomi già noti per un’altra vicenda che riguarda le auto (con truffa ad assicurazioni e agenzie di leasing): Paolo Stevan, Antonino Benigno ed Enrico Formentin. Per quest’ultimo, assistito dall’avvocato Alberto Pellizzari, sono scattati i termini di prescrizione: ieri la sua posizione è stata archiviata. Con Benigno e Stevan, assistiti dall’avvocato Ivan Venzo, si torna invece in aula a gennaio.
Secondo la Procura, i tre avrebbero messo in piedi un sistema di import di auto (molte delle quali di lusso) dalla Germania, che arrivavano in Italia dopo un giro di passaggi societari utile a evadere il pagamento dell’Iva. Un giro colossale, con circa cinque milioni di euro di imposta evasa. L’indagine è partita da Mantova, dove fu coinvolto nell’accusa un grosso rivenditore d’auto, poi arrestato. Per competenza territoriale, gli atti sono poi stati inviati alla Procura di Treviso. I fatti contestati si riferiscono a un periodo che va dal 2005 al 2008. Sarebbero sei le società cartiere utilizzate per i passaggi di proprietà delle auto. Altri due imputati hanno già patteggiato per la stessa vicenda, che per numeri supera addirittura l’altra delle auto fantasma e della truffa alle società di leasing: lì si quantificava il danno in circa tre milioni di euro.
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