Imesa, in azienda entra la figlia «Continua il lavoro di Luciano»

Festa ieri per i 50 anni di attività nel ricordo dell’imprenditore scomparso da poco Redini al fratello Carlo ma la tradizione familiare si allarga alla nuova generazione

CESSALTO

Oltre 400 persone hanno festeggiato ieri pomeriggio i 50 anni di storia dell’Imesa Spa di Cessalto. Un’industria che dà lavoro, insieme all’altra attività della famiglia Miotto, la Asac (palmari), a un centinaio di dipendenti. Presenti all’evento il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i sindaci della zona, tra cui il primo cittadino di Cessalto Luciano Franzin, i collaboratori e clienti della nota attività.

Imesa è un’azienda leader nella produzione di macchine e sistemi per lavanderie che esporta i propri prodotti in tutto il mondo. Nel corso dei festeggiamenti il pensiero è andato a Luciano Miotto, titolare con il fratello Carlo, scomparso il 28 luglio scorso. «Questa era la giornata che stavamo preparando da oltre un anno con mio fratello – ha raccontato Carlo Miotto – il 2 giugno aveva festeggiato il matrimonio della sua unica figlia e mi aveva detto “adesso organizziamo questo stupendo evento per nostro padre e per noi”. La vita però può essere beffarda. Eravamo la classica famiglia veneta i cui nonni sono partiti per cercare di fare fortuna all’estero, per dare una vita migliore ai figli e alle generazioni future. Negli anni ’60 hanno sentito il richiamo del Veneto e sono rientrati, ed è iniziata questa avventura con mio padre Gianpietro spinto dal nonno Carlo. All’età di 25 anni, a metà degli anni ’80, avendo avuto nel nostro Dna una cultura imprenditoriale nel mondo della metalmeccanica, abbiamo deciso di abbracciare questa vocazione. Il giorno prima della scomparsa di Luciano ci siamo trovati per parlare del futuro. Adesso mia nipote Alessia è subentrata al padre in questo periodo, ha un grandissimo entusiasmo». È stata istituita una borsa di studio alla memoria di Luciano per le nuove generazioni. —



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