Il vignaiolo-cantante Matteo Del Puppo travolto dai “like”: «Tutti mi cercano mi serve un manager»

Decine di migliaia di visualizzazioni per la sua parodia di “Soldi”   «Canto il Prosecco, la mia terra, il lavoro. Mahmood? È bravo» 
Agostini Ogliano Matteo Del Puppo
Agostini Ogliano Matteo Del Puppo

TREVISO. «Ho migliaia di richieste d’amicizia su Facebook. Il telefono squilla continuamente. Tutto è successo in poche ore e non so come gestire l’interesse che si acceso su di me. Dovrò affidarmi a un manager, ci sono già professionisti che si sono fatti avanti, ma in questa fase preferisco consultarmi con gli amici». Matteo Del Puppo, 26 anni, vignaiolo dell’azienda agricola Terre di Ogliano della famiglia Dal Bianco a Conegliano, residente a Bibano di Godega di Sant’Urbano, è diventato una “star” dopo aver caricato su Youtube e postato su Facebook il video in cui canta la parodia di “Soldi”, utilizzando la base musicale della canzone del vincitore del festival di Sanremo, Mahmood, ma ideando un testo tutto originale, in cui esalta il prosecco. “Ci faccio tanti soldi, soldi, col prosecco. Mi chiedi come va come va come va. Sulla vigna a lavorar, lavorar lavorar. Se lo assaggi lo so che te ne innamoreraiii”. Oltre 32mila 700 visualizzazioni in tre giorni su Youtube, ma addirittura più di 175mila sul video postato dal governatore Luca Zaia sulla sua pagina Facebook, in cui l’ha descritto come il promotore della “winemusic” .

Cosa pensa dell’assist di Zaia?

«Da compaesani ci siamo sempre salutati, anche quando ancora non era in politica. Il suo post lo interpreto come un assist al prosecco e al nostro territorio. Zaia è fatto ambasciatore di un prodotto d’eccellenza, di cui io canto i punti di forza. Nell’azienda in cui lavoro l’attenzione alla sostenibilità è massima e produciamo anche prosecco biologico».



Vignaiolo, cantiniere, ma con una formazione di perito elettronico. E adesso anche cantante con migliaia di followers in pochi giorni. Percorso curioso. Com’è andata?

«Lavoravo in un azienda di cablaggi e componentistica elettronica, ma non ero soddisfatto. Cercavano personale in un’azienda vitivinicola a Codogné. Mi si è aperto un mondo, ho imparato il lavoro sul campo, in 6 mesi ho firmato un contratto a tempo indeterminato. Poi, dopo alcuni anni, ho iniziato a lavorare nell’azienda Terre di Ogliano, la mia passione è sempre cresciuta».

E la passione per il canto e le parodie?

«In tutto ho seguito solo una decina di lezioni di canto, non so suonare ma amo cantare e scrivere testi, tutti ironici: l’obiettivo è far sorridere. Da un anno ho iniziato condividere video sui social, a partire da “Alcolizzati’s Karma” , sul ritmo di Occidentali’s Karma di Gabbani, vincitore del festival di Sanremo 2018. Ho riscritto anche “A te” di Jovanotti che dedicandola alla Grey Goose (la vodka) e una decina di altri pezzi, sulle note dei Negramaro e così via. Si trovano un po’su Youtube, Instagram e Facebook».

La video-parodia di Soldi sul prosecco: Matteo Del Puppo canta... nella vigna



Ma il salto è stato con la canzone sul prosecco. Alcolizzati’s Karma non ha superato le 3mila visualizzazioni, “Soldi” in versione veneta ha più che duplicato il numero…Come si spiega questa differenza?

«Il prosecco piace. Ma io ho voluto mettere in luce la passione e laboriosità dei veneti. Dietro al successo del prosecco nel mondo c’è tanto lavoro. Non importa che condizioni climatiche ci siano, come recita l’inizio canzone “son qua nella vigna e sto gelando, a –4 gradi sto potando”, la passione di noi viticoltori ci porta a lavorare sempre. In ferie non si va perché ho la passione vitivinicolaaa».

Ma anche da vignaiolo si fanno i soldi?

«Io non mi lamento, la remunerazione mi soddisfa, come il lavoro e il risultato».

Nel video spunta in primo piano un calice di prosecco. C’è chi ha ipotizzato che fosse alticcio , vedendo anche il suo colorito. È così?

«Ho ricevuto praticamente solo commenti positivi, poi c’è chi ha scherzato sul fatto che avessi bevuto troppo. Le garantisco che non avrei potuto ricordare tutto il testo a memoria se non fossi stato sobrio, Avevo semplicemente lavorato tutto il giorno in vigna, avevo preso un bel colorito».

Come ha fatto a girare il video fai da te?

«Ho incollato il telefonino con lo scotch sul computer, ho fatto partire la base musicale che ho trovato su Youtube, ho appiccicato pochi post it con alcune parole chiave e sono partito».

Le polemiche sulla vittoria di Mahmood?

«Mi sono sempre astenuto dalla politica e dalle critiche. In realtà il testo di Mahmood lo trovo interessante, racconta la storia del problematico rapporto con il padre, ha un senso profondo».

Girando tra i social si trovano suoi video in tutte le ricorrenze, anche a San Valentino. A quando il prossimo video? Pasqua?

«Chissà. Non programmo mai nulla. Ma ho sempre coltivato il sogno di cantare. Continuerò a sognare». 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso