Il vicesindaco Marconato lascia la giunta

CAERANO. Maretta in campo politico a Caerano. Mauro Marconato si è dimesso da vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune. Motivi personali, ma anche motivi politici alla base della sua decisione. Ha depositato in municipio la lettera di dimissioni il 30 dicembre, poi è partito per un periodo di vacanze e ieri è tornato.

Mauro Marconato rimarrà in consiglio comunale come4 semplice consigliere, sempre nella maggioranza, ma non più in giunta. «Avevo detto fin dall'inizio che sarei rimasto in carica solo due anni», spiega Mauro Marconato, «Ho anticipato di sei mesi la decisione per dare modo a chi mi sostituirà di partecipare alla stesura del bilancio 2016. I motivi sono quindi di natura personale, legati alle scelte di vita, all’età e alla salute. Ci sono anche motivi politici, sui quali tuttavia non intendo fare alcuna dichiarazione. Resterò comunque in consiglio comunale». Non proprio come un fulmine a ciel sereno le dimissioni da vicesindaco dopo neppure due anni di amministrazione Mazzocato da parte di Mauro Marconato.

Il suo gruppo, Caerano2.com, aveva vinto le elezioni con appena due voti di scarto. E a lui, 70 anni, nome storico della sinistra caeranese, dirigente scolastico in pensione, era andato l'incarico di vicesindaco e di assessore a Urbanistica, Edilizia Privata, Assetto del Territorio, Lavori Pubblici, Sicurezza, Viabilità, Comunicazione e partecipazione. Il suo successore? «Non penso che sia stato ancora deciso nulla dal momento che ho presentato le dimissioni il 30 dicembre», risponde.

Una cosa è certa al di là del riserbo dell'ex vicesindaco. Nella compagine amministrativa si erano verificati dei contrasti che lo hanno convinto ad anticipare la programmata uscita dalla giunta guidata dal sindaco Chiara Mazzocato.

Bisognerà vedere se l'uscita del vicesindaco che era un po' il padre tutelare di questa giunta porterà a nuovi equilibri in campo politico a Caerano. Dato il peso che aveva Mauro Marconato nella compagine amministrativa e il fatto che fossero nati dei contrasti politici al suo interno.

(e.f.)