Il veglione del 31 con i disoccupati

CASTELFRANCO. Per la prima volta in città il “Capodanno condiviso”, una veglia contro la solitudine promossa da un gruppo di volontari. In tempi di crisi economica e crisi sociale come quelli attuali, sempre più persone si ritrovano a vivere situazioni di solitudine e difficoltà. Succede a Castelfranco, come in tutta Italia. Nel periodo delle feste natalizie queste situazioni diventano ancora più difficili da affrontare. Per questo motivo un gruppo di volontari residenti in città ha deciso di organizzare un'iniziativa volta a creare uno spazio di condivisione in occasione del cenone di San Silvestro. Sarà la prima edizione del “Capodanno condiviso”. Tra i volontari promotori dell'iniziativa c'è Patrizia Cervasato, educatrice residente in quartiere Avenale. «L'idea è nata dalla semplice constatazione che ci sono tantissime persone anche nella nostra città, magari anche vicini di casa, che vivono situazioni di difficoltà», spiega, «non si tratta solo di difficoltà economiche, ma anche di situazioni di solitudine, di isolamento. Non ci solo anziani tra queste persone, ma anche adulti e a volte anche giovani. Queste situazioni diventano ancor più difficili nel periodo natalizio, quanto il fatto di sentirsi soli pesa maggiormente. Per questo abbiamo deciso di fare questo esperimento. La sera del 31 dicembre al Patronato Pio X di borgo Pieve daremo vita a questa cena condivisa per persone che altrimenti dovrebbero passare da sole il Capodanno. Ognuno porterà qualcosa, quello che potrà, non ci saranno quote da pagare. Noi volontari ci occuperemo di curare l'organizzazione. Stiamo parlando con diverse associazioni di volontariato locali, con associazioni di quartiere e la Caritas, in modo da poter aggregare un gruppo di persone attorno a questo evento. Contiamo di arrivare ad una trentina di partecipanti alla cena... ». È la prima edizione di questa singolare iniziativa, ma potrebbe essere la prima di una lunga serie. «Lo scopo è di creare uno spazio di socialità, uno spazio in cui le persone possano uscire dall'isolamento almeno per una sera», spiega Patrizia Cevasato, «affinché facciano conoscenza tra loro...». Disoccupati, ma nonsolo. Chi volesse partecipare può chiamare il numero 339.5788501.
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