Il “trevigiano” Durigon ritorna alle sue origini

Flat tax, autonomia ed abbassamento del costo del lavoro. Sono le tre condizioni che, se non verranno attuate, faranno cadere il governo. «L’Iva? Non si tocca: lo garantisco». A dirlo è Claudio Durigon, leghista, sottosegretario al lavoro del governo Lega-M5s, ieri a Treviso per una serie di incontri istituzionali. Poi si è spostato a Paese. Qui Durigon, già commissario della Lega a Roma, ha parenti, nonni e padre sono nati nel comune trevigiano prima che quest’ultimo fosse uno dei tanti veneti emigrati in Lazio per le bonifiche dell’Agro Pontino. Ieri nello specifico, dopo anni, Durigon ha incontrato il cugino Claudio Pasetto – peraltro candidato alle prossime amministrative con la Lega a Paese – e la zia Paola De Lazzari. Un piccolo ritorno alle origini per il sottosegretario. Ma il legame con la Marca è passato, inevitabilmente, anche per alcune considerazioni sulla situazione del governo: «Stiamo lavorando all’attuazione di provvedimenti fondamentali, fare tutto in un anno sarebbe stato impensabile. Alcuni passi li abbiamo già fatti: tra tutti l’abbassamento del 30% della tariffa Inail, 3 anni di sgravi » ha detto. —
A.B.V.
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