«Il sottopasso? Costerà 10 milioni di euro»

MONTEBELLUNA. Da 5 a 10 milioni di euro: è la quantificazione del costo del sottopasso di via Piave, un costo che ora entra nel mirino della senatrice del Pd, Laura Puppato, e del capogruppo Pd in consiglio comunale, Davide Quaggiotto, che annuncia una interrogazione al sindaco. Insomma i rilievi della Corte dei Conti sui costi della Pedemontana rinfocolano le polemiche. «Incomprensibili le parole del sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, quando parla dei costi del casello, mentre non sembra accorgersi che il sottopassaggio ferroviario, da sempre quantificato al massimo in 5 milioni di euro, improvvisamente raddoppia il costo a 10 milioni - è il commento di Laura Puppato -non sarà spero una conferma che tutto ciò che ruota attorno alla Pedemontana sia destinato a gonfiare i conti in modo incontrollato e spero che vi sia la volontà da parte dell'amministrazione di vigilare attentamente su quanto sta accadendo. Sono soldi pubblici perché forniti dallo Stato e una parte dai privati, questi ultimi restituiti però con lauti interessi tramite pedaggi, dunque dagli stessi cittadini nei fatti e perciò è obbligatoria la cautela e la trasparenza. È fondamentale capire perché i costi del sottopassaggio di via Piave siano improvvisamente raddoppiati». Compito che la senatrice affida al gruppo Pd in consiglio comunale. Che ha pronta una interrogazione. «Presenterò un'interrogazione in consiglio comunale per chiedere conto dell'aumento dei costi del sottopasso ferroviario in via Piave -afferma infatti il capogruppo Davide Quaggiotto - Il sindaco ha sempre sostenuto in campagna elettorale che l'opera sarebbe costata 5 milioni in meno. Per questo è necessario fare chiarezza con lo scopo di conoscere le cause della lievitazione del costo complessivo e con quali risorse si pagherà questa somma non prevista. In questo momento di vacche magre un tale aumento non può passare inosservato quando in gioco ci sono soldi pubblici, soprattutto se vi sono anche altre opere indispensabili in città, come un sottopasso che colleghi la parte sud con il resto della città».
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