Il sindaco: «Nessuna devastazione, ipotizziamo uno sviluppo possibile da qui a 10 anni»

ASOLO. «Il nuovo Pat non è devastazione del territorio». Il sindaco Loredana Baldisser difende il nuovo disegno di città elaborato dalla sua giunta. «Il piano prevede quale possa essere lo sviluppo futuro del paese per i prossimi 10 anni, ma la sua previsione non equivale automaticamente alla realizzazione delle zone di espansione», precisa,«È ovvio che le indicazioni che dà il Pat debbano essere applicate con intelligenza e rispetto per l'ambiente e l'identità asolana: è chiaro che non è e non sarà un "via libera" alle colate di cemento». L’accusa più grave a sindaco e assessore da parte delle minoranze è quella di aver escluso i cittadini dall’elaborazione del nuovo piano di assetto del territorio. «Non è esatto», replica il vicesindaco FEderico Dussin, «L’attuale amministrazione ha raccolto gli esiti della concertazione che aveva avviato l’amministrazione Ferrazza, li ha condivisi, e sulla base di quelli e di ciò che c’era scritto nel documento preliminare ha concluso la redazione del Pat. In più è stato tenuto conto di quanto i cittadini a partire dal 2006 e fino all’autunno del 2012 hanno espresso tramite le segnalazioni di privati, associazioni o persone giuridiche pervenute agli uffici di competenza». A suo dire, bisognerà aspettare l’adozione del Pat. «Da quel momento sarà fatta ampia informazione, nelle forme di legge, come prevede la procedura urbanistica e quella ambientale», annuncia Dussin, «Sarà in occasione della stesura del piano degli interventi che l'amministrazione comunale deciderà in quali aree ampliabili si potranno, eventualmente, cominciare a costruire nuove abitazioni, sentite e valutate le esigenze dei cittadini. Parlare di cementificazione è errato e fuorviante. Il Pat è stato redatto con la copianificazione della Provincia, quindi dovutamente ci si è allineati alle previsioni del piano di coordinamento provinciale». (v. m.)
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