Il sindaco monarchico. Ad Arcade una statua a Vittorio Emanuele III

A novembre l’inaugurazione del monumento al re che nominò Mussolini. Ci sarà anche Emanuele Filiberto. «Piazza intitolata a lui per una visita privata alla madre di quattro caduti»

ARCADE. Cent’anni fa Arcade dedicò la sua piazza principale all’allora vivente (e regnante) Vittorio Emanuele III. E ora, passato un secolo, a novembre verrà inaugurato un monumento dedicato al sovrano che guidò l’Italia nella Grande Guerra, tuttora però molto discusso soprattutto per la nomina di Benito Mussolini a presidente del consiglio. Nomina che dette l’avvio al fascismo. Ma discusso anche per la promulgazione delle leggi razziali, e per aver lasciato Roma nel settembre del 1943 dopo aver posto fine all’alleanza con la Germania nazista voluta da Mussolini.

Scelte che contribuirono non poco all’abrogazione della monarchia a seguito del referendum istituzionale tenutosi il 2 giungo 1946 ( il cui risultato, generalmente accettato da tutti, è però contestato anche oggi dai monarchici più accesi) e all’esilio perpetuo per i suoi discendenti, deliberato dall’assemblea costituente e rimasto in vigore fino alla fine del 2002.. Il monumento, non molto grande, sarà uno dei pochissimi a lui dedicati in Italia. L’inaugurazione è prevista per il 24 novembre. La giunta del sindaco Domenico Presti lo ha consentito, non senza qualche accesa discussione interna.



Ed è prevista la partecipazione del bisnipote del Re, Emanuele Filiberto di Savoia. E ci sarà una festa in grande stile. «Non si tratterà di una manifestazione monarchica: è un’iniziativa delle associazioni d’arma del paese: Alpini, Fanti, Artiglieri e Bersaglieri che non hanno ancora fatto la richiesta ufficiale. La piazza è intitolata a Vittorio Emanuele III perché venne in visita privata ad Arcade a incontrare la madre di quattro caduti della Grande Guerra». spiega il sindaco Presti.

A lavorare a questo progetto anche l’Istituto nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, sorto nel 1878 tra ex ufficiali delle guerre risorgimentali. L’associazione, che ha molti aderenti di idee monarchiche, è riconosciuta dal ministero della Difesa e fa parte della consulta nazionale permanente tra le associazioni d’arma (Assoarma) dal 2012. Ed è arcadese il responsabile nazionale per i giovani dell’istituto, Alessio Trentin.

«ll monumento, se così lo possiamo chiamare, sarà un conglomerato di roccia del Montello dove sarà posizionata una grande targa a ricordo della visita del Re per concedere la medaglia d’oro alla signora Maria Baldo, di cui sette dei suoi tredici figli furono volontari di guerra. Ci saranno inoltre loghi delle associazioni d’arma che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento messi in medaglioni di bronzo. In più vorremmo metterci un profilo della testa del sovrano», spiega Trentin. «Nessuno degli organizzatori vuole prestarsi a polemiche». Che però, forse, sono dietro l’angolo. —

Gino Zangrando
 

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