Il sindaco licenzia Basso Terremoto nella giunta

Asolo. Loredana Baldisser revoca le deleghe all’assessore allo sport «Mi stanno boicottando da un anno: resto in Consiglio e sarà guerra»
Di Vera Manolli
DeMarchi Asolo sindaco di Asolo Baldisser DeMarchi Asolo sindaco di Asolo Baldisser
DeMarchi Asolo sindaco di Asolo Baldisser DeMarchi Asolo sindaco di Asolo Baldisser

ASOLO. Terremoto nella giunta Baldisser. Il sindaco licenzia l’assessore allo sport Nico Basso.

«Resto in consiglio e darò battaglia a questa giunta», garantisce Basso. Tira aria di crisi in municipio.

Ieri mattina il sindaco Loredana Baldisser ha revocato ufficialmente le deleghe all’ormai ex assessore. Il punto di rottura è stato il dissenso sull’approvazione dell’assestamento di bilancio 2012, discusso nell’ultimo consiglio comunale. A mettere all’angolo la maggioranza è stato proprio Basso che ha abbandonato la seduta di venerdì poco prima della votazione. Immediato è scattato il monito del segretario della Lega, Giorgio Granello che minacciava provvedimenti. «Sabato pomeriggio mi è arrivata l’espulsione dal partito», conferma Basso, «Ieri mattina invece mi è stata consegnata la revoca delle deleghe». E ora l’ex assessore si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Ho preso le distanze dall’ampliamento della Replay solo per il metodo con il quale il vicesindaco Federico Dussin ha presentato il progetto», sottolinea Basso, «Il Comune da questa speculazione edilizia non riceve alcun beneficio, anzi a rimetterci saranno proprio le casse comunali per la realizzazione della viabilità del nuovo polo industriale». Divergenze di vedute tra giunta e Basso vanno avanti da un anno. «Da quando», dice, «ho presentato alcuni progetti, tra cui la costruzione della palestra comunale, a costo zero per il Comune, che avremmo pagato con il fotovoltaico. Ho trovato davanti un muro, soprattutto quando ho presentato al sindaco un progetto finanziario per un valore di 5 milioni di euro, con sponsor privati pronti a investire. Il piano prevedeva la realizzazione di una palestra, una piscina e una struttura per disabili oltre al rinnovo dell’illuminazione pubblica. Il sindaco non l’ha portata in giunta perché era in disaccordo con me». Ruggini giunte ieri al capolinea con la cacciata di Basso. «Ho sempre difeso il sindaco e il partito», dice l’ex assessore, «Ma ora non voglio più nascondere la sua incapacità di gestire il gruppo e le sue indecisioni, vedi la situazione eterna dei lavori del plesso unico. Di sicuro Loredana non avrà, per il lavoro svolto in questi tre anni, la solidarietà e la stima che ho ricevuto io in questi giorni da parte dei cittadini, delle minoranze e di altre amministrazioni comunali anche di colori politici differenti».

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