Il radicchio di Castelfranco conquista le tavole: quadruplicato in tre anni

È l'azienda agricola Fratelli Daminato la migliore produttrice castellana di radicchio variegato, emblema della città di Giorgione. Ieri, sotto la Torre Civica, il responso della 37esima mostra del radicchio promossa dall'amministrazione di Castelfranco
Agostini Castelfranco premiazioni radicchio variegato di Castelfranco giuria al lavoro
Agostini Castelfranco premiazioni radicchio variegato di Castelfranco giuria al lavoro

CASTELFRANCO. È l'azienda agricola Fratelli Daminato la migliore produttrice castellana di radicchio variegato, emblema della città di Giorgione. Ieri, sotto la Torre Civica, il responso della 37esima mostra del radicchio promossa dall'amministrazione comunale, dove una giuria di esperti ha esaminato i prodotti di una ventina di aziende locali: medaglia d'argento per la cooperativa sociale Campoverde, mentre il terzo posto è andato all'azienda di Vettore Maggion. La giornata si è aperta con l'encomio consegnato dal sindaco Stefano Marcon allo chef castellano Alessandro Barbesin che ha conquistato la medaglia d'oro nel campionato mondiale di cucina tenutosi alla fiera internazionale Expogast in Lussemburgo.

Dopo la domenica in piazza Giorgione organizzata dalla Proloco, da venerdì fino ad oggi in piazzetta 24 Maggio sono protagonisti i Ristoranti del Radicchio, il gruppo presieduto da Egidio Fior: «Dodici locali di altissimo livello che dobbiamo ringraziare per la loro disponibilità - ha detto l'assessore alle attività produttive Marica Galante - insieme a quella di Coldiretti, Opo Veneto e Consorzio del Radicchio che ci hanno permesso quest'anno di realizzare un grande appuntamento». Ma ieri mattina l'attenzione era tutta per i produttori locali, «a coloro - ha detto il presidente castellano di Coldiretti Amedeo Gerolimetto - che nonostante un lavoro duro e difficile continuano nel loro impegno a realizzare quella che è una indiscussa eccellenza del nostro territorio». Una eccellenza che sta conoscendo un grande successo sui mercati, visto che in tre anni la produzione di radicchio variegato è passata da 1500 quintali l'anno a ben settemila, con un investimento in tecnologia e packaging che permettono a questa tipologia di essere presente sulle tavole per sei mesi.

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