Il Purgatorio di Dante sotto l’affresco del Tiepolo

MONTEBELLUNA. Tre serate di cultura nella chiesa vecchia che custodisce il primo affresco realizzato da Giovambattista Tiepolo. È la vecchia chiesa di Biadene, non più dedicata al culto ma a serate...
MONTEBELLUNA. Tre serate di cultura nella chiesa vecchia che custodisce il primo affresco realizzato da Giovambattista Tiepolo. È la vecchia chiesa di Biadene, non più dedicata al culto ma a serate culturali che iniziano alle 21, dopo che è terminato il rintocco delle campane. Si comincia domani con “Invisibili-Storie nell’ombra delle nostre vite”. Il libro, parte integrante del progetto della Comunità di Sant’Egidio per il sostegno alle persone in difficoltà, verrà presentato da Paolo Malaguti, autore di uno dei racconti, e da Valerio Delfino, referente della Comunità di Sant’Egidio per il progetto. Venerdì invece seconda serata dantesca, incentrata sul canto VIII del Purgatorio. È il canto della nostalgia di chi si è allontanato volontariamente dalla sua terra per intraprendere un viaggio. Ma è anche il canto di chi, escluso, emarginato, costretto a lasciare i suoi affetti più cari, cerca rifugio altrove. Ed è il canto dell’amicizia, quella vera, che va oltre i limiti terreni. Nel canto VIII del Purgatorio, letto da Giancarlo Cunial, si fondono le figure di Dante pellegrino, alla ricerca della salvezza dell’anima, e di Dante esule, vittima degli odi di parte e cantore dei suoi amici e benefattori, di quanti, cioè, sapranno accoglierlo con sincero affetto durante la sua forzata lontananza da Firenze. Presenta Giancarlo Cunial. Sabato concerto per pianoforte a quattro mani. Ilaria Torresan e Pietro Semenzato eseguiranno musiche di Mendelssohn, Bizet, Grieg e Hahn.
(e.f.)


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