Il punto prelievi resta a villa Pullin

Stop al trasferimento nel vecchio pronto soccorso, i posti auto sono insufficienti. L’Usl: «Evitiamo inutili disagi»
Di Enzo Favero
DEMARCHI MONTEBELLUNA CONTEA VILLA PULLIN montebelluna villa pullin castelfranco uncendio cassonetti
DEMARCHI MONTEBELLUNA CONTEA VILLA PULLIN montebelluna villa pullin castelfranco uncendio cassonetti

MONTEBELLUNA. Stop al trasloco del centro prelievi da Villa Pullin ai locali dove era ubicato, prima del recente trasferimento, il pronto soccorso dell'ospedale di Montebelluna: prima bisogna ricavare un maggior numero di parcheggi e poi sarà possibile riportare tutto in ospedale. È da quando sono iniziati i lavori del nuovo San Valentino che per fare il prelievo del sangue, consegnare urine e feci bisognava recarsi a Villa Pullin, lungo via Castellana, data in affitto dal Comune all'Usl 8. Inizialmente sembrava dovesse essere un trasferimento temporaneo, poi si ipotizzava che potesse diventare fisso, successivamente è stato deciso di riportare tutto nella sede ospedaliera dove sono terminati i lavori e dove si sono liberati i locali del vecchio pronto soccorso. Ma si è trattato poi di fare i conti con la necessità di garantire un adeguato numero di parcheggi per ricevere tutte le auto di coloro che vanno a farsi fare il prelievo del sangue e lì si sono stoppati i progetti di trasloco. Una scelta per garantire un miglior servizio, anche in termini di qualità e sicurezza nel momento in cui viene svolto nella sede più appropriata, ossia in ospedale, senza far fare alle provette un chilometro abbondante di strada da villa Pullin al San Valentino. «Il trasloco del centro prelievi -precisa il direttore generale Francesco Benazzi- sarà preso in considerazione nel momento in cui dovesse essere recuperata un'adeguata quantità di nuovi parcheggi sul posto tale da non arrecare disagio o mettere in difficoltà l'utenza». A Villa Pullin c'è il parcheggio a sud della villa e c'è pure quello immediatamente a nord del campo da rugby. Al San Valentino come parcheggio dedicato ci sarebbe solo quello dell'ex pronto soccorso, malridotto e certamente insufficiente. «Si tratta - spiega il sindaco Marzio Favero - di recuperare una cinquantina di nuovi parcheggi, altrimenti, pur in una fascia di sole due o tre ore, la pressione sarebbe insostenibile. So che c'è già uno studio e cinquanta parcheggi potrebbero essere recuperati organizzando in modo diverso il parcheggio dell'ex pronto soccorso ed eliminando le aiuole che delimitano gli spazi». Infatti già ora i parcheggi interni ed esterni dell'ospedale sono insufficienti, soprattutto al mattino, per l'afflusso di utenti dell'ospedale. Aggiungere anche gli utenti del centro prelievi vorrebbe dire paralizzare la zona dalle 7.30 alle 10 perché non ci sarebbe posto per tutte le macchine.

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