Il puledrino con il campanello, così mamma cavalla cieca può seguire il suo cucciolo

La trottatrice Venusia Dielle ha perso la vista a entrambi gli occhi. Lo stratagemma utilizzato nel maneggio per aiutarla dopo il parto 

VOLPAGO. Quale madre non starebbe in ansia se il proprio figlio non compisse i primi passi sotto il suo sguardo vigile o non potesse ricevere la giusta attenzione per imparare a conoscere il mondo? Vale sicuramente per gli esseri umani, ma anche per la maggior parte dei mammiferi, inclusi i cavalli, tra cui Venusia Dielle, una trottatrice cieca che stava impazzendo per non riuscire a seguire il suo puledrino. Ma grazie al trucco più antico del mondo, un campanellino sulla “capetta” del figlioletto esuberante, ora può sentire dove va e può tenerlo sempre sotto controllo, senza agitarsi troppo e soffrire. Così coloro che in questi giorni di bel tempo e di libera uscita si avventurassero per una passeggiata rigenerante sul Montello, potranno sentire da lontano un leggero scampanellio e scorgere tra le colline un puledrino vivace con la mamma che lo segue premurosa.

Teatro di questa bucolica e commovente visione è lo storico allevamento e maneggio della famiglia Pipesso, “Circolo Ippico La Bianca”, a Volpago, dove i cavalli sono una sessantina, accuditi da Stefano con il padre Vincenzo e la madre Bianca. «Venusia Dielle ha sei anni ed è figlia di uno degli stalloni più famosi di Francia, chiamato “Love you” – racconta Stefano Pipesso – l’ho comprata un anno e mezzo fa, ma dopo due mesi è diventata cieca, un occhio per una cataratta che non si può operare e l’altro per una malattia genetica, non ci vede al 90%. Considerati la sua prestigiosa genealogia e l’affetto che nutriamo per lei, abbiamo deciso di tenerla per farla diventare mamma».

Venusia Dielle quindi rimane incinta di Idele Luilus, stallone tra i più noti in Italia, e la gravidanza è stata seguita dalla veterinaria Francesca Barbieri di Castelfranco. Il parto avviene il 7 aprile senza difficoltà e nasce Ercole, che all’inizio è assistito da Vincenzo e Stefano per farlo allattare, ma appena in piedi si è rivelato un puledrino con l’argento vivo addosso, a cui piace correre per i prati, con disperazione di Venusia, che dava segni di grande angoscia. «Mio padre è allevatore dagli anni Settanta – continua Pipesso – e ha voluto fare alla vecchia maniera, con il campanellino, per far sentire alla cavalla gli spostamenti del piccolo. Non era scontato che funzionasse ma quando abbiamo visto Ercole trotterellare con Venusia alle spalle abbiamo tirato un sospiro di sollievo, lei ora conosce bene il perimetro dei recinti e può stare sempre vicino al suo piccolo».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso