Il presepio della Consolata va nel Santuario di Fatima

VITTORIO VENETO. C’è un presepio meccanico, a Vittorio Veneto, che ad ogni Natale, ormai da anni, viene visitato da migliaia di cultori della Natività, provenienti da ogni parte d’Italia. È...

VITTORIO VENETO. C’è un presepio meccanico, a Vittorio Veneto, che ad ogni Natale, ormai da anni, viene visitato da migliaia di cultori della Natività, provenienti da ogni parte d’Italia. È conservato all’Istituto Consolata, che lo ha sempre messo a disposizione del pubblico. La casa dei missionari è chiusa dal primo ottobre e, quindi, il presepio non troverà più esposizione. Anzi no, sarà delocalizzato in Portogallo, al santuario di Fatima, tra i più frequentati al mondo, dove, quindi, riceverà visibilità tutto l’anno. Un rilancio, quindi, per la prima rappresentazione elettronica in provincia di Treviso. E la sede dell’istituto? I missionari si sono trasferiti a Nervesa della Battaglia, con tanta nostalgia per la città ed hanno confermato che la struttura sarà messa a disposizione per attività sociali, "secondo modalità da stabilire". "Siamo già in contatto con alcune realtà diocesane" si sono limitati ad aggiungere. La cappella è un bene della diocesi e, quindi, resterà in capo alla chiesa diocesana; verrà usata, per il momento, dalla comunità ucraina, quella delle badanti. La presenza del missionari della Consolata data da 80 anni e la loro casa è solo l’ultimo dei 15 grandi contenitori vuoti della città, che nessuno al momento riesce a riempire. «Negli ultimi tempi eravamo rimasti in cinque missionari ed un seminarista» ha spiegato padre Osório Citora Allfonso a L’Azione, prima di prendere il largo «padre Ermanno è già in Portogallo, padre Juan Carlos e padre Silvio a Torino, padre Pio in parrocchia a Galatina (Lecce) mentre io rimango a Casa Milaico, a Nervesa, coordinando le attività di animazione missionaria nelle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto. L’unico seminarista italiano che c’era, Ludovico, è partito per il noviziato in Argentina». La chiusura della sede di Vittorio Veneto dipende dalla ristrutturazione dell’istituto, che ha deciso di potenziare la sede di Nervesa della Battaglia, chiudendo, appunto, l’istituto di Vittorio Veneto.(fdm)

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