Il precedente del giugno 1984 al caveau della Popolare

MONTEBELLUNA. C'è un famoso precedente in città: quello che tra il 30 giugno e il primo luglio del 1984 fece impallidire la città perché svuotò il caveau e 112 cassette di sicurezza della Banca...

MONTEBELLUNA. C'è un famoso precedente in città: quello che tra il 30 giugno e il primo luglio del 1984 fece impallidire la città perché svuotò il caveau e 112 cassette di sicurezza della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna, oggi Veneto Banca.

Approfittando della presenza delle impalcature di un cantiere che interessava lo stabile della banca, una banda di cassettisti romani entrarono in banca, disinserirono l'allarme e lavorarono per tutta una notta con una carotatrice per aprire un varco nel muro del caveau. Un lavoro duro, che si interrompeva quando passava la vigilanza. Entrati poi nel caveau avevano forzato le cassette di sicurezza con un coltellino da formaggio grana e prelevato quello che c'era di prezioso. L'ammontare del colpo non si è mai saputo, ma le stime – considerando la presenza di diamanti e mazzette di dollari - parlarono di un valore tra i cento e i 200 miliardi di vecchie lire. Le indagini avevano puntato su una banda di cassettari romani ma anche su un basista locale, però il bottino non era mai stato recuperato. Il colpo al caveau era stato scoperto dal custode nel tardo pomeriggio della domenica, quando era andato a fare una ispezione nella sede che allora era in piazzetta Dall'Armi e aveva trovato il buco nel caveau, che di lì a poco sarebbe stato sostituito da un nuovo caveau. (e.f.)

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