Il poker no, le slot sì Ma slitta l’apertura della maxi sala-giochi

Quasi pronto il nuovo «Coin flip» di Pagano in Strada Ovest Per i tavoli verdi si dovrà però aspettare il bando nazionale
Passerini Villorba nuovo locale Coinflip in foto claudio pagano
Passerini Villorba nuovo locale Coinflip in foto claudio pagano

di Fabio Poloni

Rien ne va plus? No, non ancora. Slitta l’apertura della nuova mega-sala giochi in viale Della Repubblica. Ieri era tutto pronto, anzi no: questione tecnica legata allo “sblocco” da parte dei Monopoli dello Stato delle cinquanta slot machines appena installate. Per il poker live, poi, attesa sembra sempre più tipo «Aspettando Godot»: arriva, arriva, non arriva mai. «Quando ci sarà il bando nazionale per le licenze, presumo fra quattro o cinque mesi, noi parteciperemo di certo», spiega Luca Pagano, professionista del poker Texas hold’em e imprenditore proprio nel settore dei giochi. Il locale è suo, ed è stato battezzato «Coin flip» - con l’accento sulla “o”, non come i magazzini di corso Del Popolo - «ma non chiamatelo casinò perché non lo è», dice Pagano. «Sarà invece un locale di ritrovo, oltre che una sala giochi - spiega l’asso tra gli assi - con anche quattordici maxischermi al plasma per vedere le partite della serie A e delle coppe. In più, ovviamente, c’è lo snack-bar».

Non è un circolo privato: il locale è pubblico. L’inagurazione era prevista per ieri, ma è slittata. «Abbiamo fatto di tutto per essere pronti, ma niente da fare - dice Luca Pagano - a causa dei problemi tecnici con l’“allacciamento” delle slot. Di certo saremo pronti entro la prossima settimana». L’orario d’apertura dovrebbe essere dalle nove del mattino alle due di notte. Tutto quasi pronto, insomma: il Coin flip, all’incrocio tra Strada Ovest e via Fontane, parte come paradiso delle slot ed è pronto a fare il vero salto di qualità quando potrà diventare la mecca del Texas hold’em. I Monopoli metteranno a disposizione mille licenze in tutta Italia, al costo di centomila euro ciasuna. Altro scalino economicamente impegnativo: servono garanzie (fidejussioni) per un milione e mezzo di euro. Numeri che non spaventano la società della famiglia Pagano, la Lc Service con sede a Silea: anche da imprenditore, Luca è pronto per l’all-in. Il Coin flip sarà anche la sede trevigiana per la scuola di hold’em creata dallo stesso Pagano, la «Poker Clinic». «Insegneremo a giocare, ma finché la legge dice che non si può stare al tavolo verde, giuro che non toccheremo le chips», ci scherza un po’ su Luca.

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