Il piccolo Galoil di Montebelluna resta aperto: il gigante Eni rinuncia alla guerra legale

Dal Tar la parola fine a un braccio di ferro iniziato nel 1996 Il colosso degli idrocarburi contestava le autorizzazioni 

Montebelluna. A volte Davide batte Golia: Eni rinuncia dopo oltre vent’anni alla sua battaglia per far chiudere la stazione di servizio Galoil lungo la Feltrina.

Il colosso nazionale degli idrocarburi aveva chiesto al Tar la chiusura del distributore concorrente, c’erano motivi burocratici dietro quell’azione legale partita nel lontano 1996: Eni contestava l’autorizzazione del Comune di Montebelluna all’ampliamento della stazione di servizio e all’installazione dell’impianto per l’erogazione del Gpl, approvati dalla giunta ma non – come, secondo Eni, prevedeva la legge – dal consiglio comunale.

Non distante da lì c’è proprio una stazione di servizio allora targata Agip, sempre del cane a sei zampe. Una vicenda che si è trascinata per anni tra ricorsi, chiusure (nel 2008), controricorsi, riaperture. Ora arriva quella che sembra davvero la parola «fine»: il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto ha dichiarato «l’improcedibilità» dell’ennesimo ricorso presentato dall’Eni nel 2004 per «sopravvenuta carenza di interesse». Tradotto: Eni rinuncia alla battaglia.

Nel 2008 era stato lo stesso Tar a dare ragione alla stazione di servizio della famiglia Gallina: a gennaio di quell’anno il sindaco – era Laura Puppato – era stato costretto a firmare l’ordinanza di chiusura per rispettare una sentenza del Consiglio di Stato, che aveva considerato illegittima l’autorizzazione all’apertura del distributore e aveva intimato di farlo chiudere, pena, in caso di inottemperanza, la nomina un commissario da parte della Regione per provvedere alla chiusura.

Dopo un mese la stazione di servizio Galoil aveva però riaperto perché il Comune aveva nel frattempo sanato le irregolarità formali relative ai procedimenti impugnati dall’Eni. Ma la stessa azienda petrolifera non ha rinunciato alla sua battaglia, con un nuovo ricorso al Tar per annullare anche i nuovi provvedimenti che avevano consentito la riapertura del distributore Galoil. Ma il Tar del Veneto aveva deciso: niente sospensiva, e la stazione di servizio della famiglia Gallina lungo la Feltrina era potuta rimanere aperta. E ora Eni rinuncia alle carte bollate. 

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