Il piano dell'Usl 2: vaccino anti Covid a tutti i trevigiani entro la fine di giugno

TREVISO. L’asticella della campagna vaccinale nella Marca si alza: «Entro giugno avremo fatto la prima dose di vaccino anti-Covid a tutti i cittadini della provincia. Entro settembre tutta la popolazione trevigiana sarà messa in completa sicurezza con la seconda dose».
È la promessa fatta ai trevigiani del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi che ieri ha presentato al Ca’ Foncello i prossimi passi del programma di immunizzazione di massa nella Marca.
obiettivo: 250.000 dosi al mese
Forte dello sblocco delle forniture AstraZeneca sdoganate anche per i soggetti dai 79 anni in giù (salvo gli immunodepressi) e fiducioso dell’arrivo a fine marzo dei primi rifornimenti di Johnson&Johnson, Benazzi punta a far decollare il piano vaccinale.
«L’obiettivo è di somministrare 8.958 dosi al giorno, per 7 giorni, per un totale di 250.000 dosi al mese» illustra il manager dell’Ulss. In fase di esaurimento le categorie di lavoratori essenziali: insegnanti, forze dell’ordine e dipendenti comunali, ora si avanzerà a tamburo battente per coorti di età. Adesso tocca ai 79enni, via via si andrà a scendere con le classi fino a 70 anni.
Poi la fascia 59-69, in parallelo i soggetti con comorbidità e poi 60enni e under 60. Chi rifiuta il siero andrà in coda a tutti gli altri. Per tamponare eventuali diserzioni dell’ultimo minuto si andrà ad attingere da una graduatoria d’emergenza.
Mentre per favorire l’immunizzazione nelle aziende l’Ulss 2 incontrerà le associazioni degli industriali per redigere un piano ad hoc dedicato alle imprese munite di medico aziendale. In settimana anche l’incontro con i 504 medici di famiglia della Marca per concordare il loro coinvolgimento nella campagna vaccinale.
dove si faranno i vaccini
Per gestire il ritmo sono previsti 14 Vax Point. Di questi 11 aperti dalle 8 alle 20. Più due palazzetti dello sport per la profilassi notturna (fino alle 24) dedicata a quei lavoratori che finiscono i turni in serata. Tra le ipotesi il Palaverde di Villorba e una struttura nell’Opitergino. Già in funzione invece i Punti vaccinali Bocciodromo di Lancenigo, Casa Riese a Riese Pio X, ex foro boario di Oderzo, Ca’ Foncello di Treviso e Fiere di Godega, quest’ultimo potenziato con 2 linee di somministrazione raddoppiando il numero di convocati.
Da oggi apre anche il Vax Point al centro anziani di via Castello d’amore a Treviso, entro questa settimana l’implementazione degli altri presidi vaccinali: il Guicciardini di Valdobbiadene, la sede degli Alpini a Montebelluna, una palestra a Pieve del Grappa, il centro sociale a Zerman di Mogliano e una sede a Vittorio Veneto ancora in fase di definizione. A queste si aggiunge la base dell’Aeronautica a Istrana per la profilassi delle forze armate, con la possibilità di messa a disposizione anche per la cittadinanza.
I TEAM IN CAMPO
Per funzionare la macchina vaccinale avrà bisogno di un apporto massiccio di personale. A seguire la partita il dottor Stefano De Rui al vertice del dipartimento di Prevenzione. L’Ulss 2 ha già disposto la discesa in campo di 249 dipendenti, a cui si aggiungono i volontari della Protezione civile. Benazzi stesso ieri ha ricevuti i vaccinandi al Vax Point del Ca’ Foncello. E per agevolare le operazioni di reclutamento del personale sanitario è stata creata una “Banca del vaccino” dove lavoratori e lavoratrici possono mettere a disposizione delle ore gratis per vaccinare.
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