Il nome Cancian nel pool dei progettisti

L’incarico allo studio di ingegneria, in campo anche l’architetto Toni Follina Intanto i costi lievitano dell’11%: in pochi anni si è passati da 224 a 250 milioni

E con il progetto della cittadella si svela anche l’equipe di progettisti. Con ben 5 protagonisti, di cui 2 trevigiani molto noti: uno è l’ingegnere marenese Toni Cancian, europarlamentare in carica, studio a Conegliano, già del Pdl e ora passato con gli alfaniani, in predicato di ricandidarsi alle europee di maggio, guida storica della Pool enginering (che ora fa parte della cordata di progettisti) da cui è uscito nel 2009 lasciando il testimone ai figli. L’altro Toni è Follina, notissimo architetto del centro, che oltre a diverse opere pubbliche in città negli ultimi anni (da piazza San Parisio alla Pescheria), fu due volte padre della nuova Provincia a Sant’ Artemio. Prima perché ricevette l’incarico dalla giunta Zaia di varare il bando di gara per il progetto della riqualificazione dell’ex psichiatrico, quindi come vincitore del suo stesso bando.

Con loro figurano anche la HKS Architects Llimited di Londra, la Steam srl con sedi a Padova, Bari e Belgrado, e la l+ partners, dell’architetto Roberto Lapi, che ieri ha parlato in commissione urbanistica.

Il raggruppamento di professionisti è stato creato da Finanza e Progetti spa, la capofila dell’Ati vincitrice della gara che vede Carron, Siram e Lend & Leasing come primi componenti. Il pool degli studi è nato il 20 marzo 2013.

E intanto, i costi della cittadella lievitano. Sin qui si era parlato di 224 milioni, cifra riportata ancora su tutti i siti ufficiali. Ma già a luglio 2013, in sede di conferenza dei servizi, il conto era salito a 249 milioni e 603 mila euro (più 900 euro di ...spiccioli). Nel giro di pochi anni, quando ancora il cantiere deve partire (e in forte ritardo sul cronoprogramma, fissato a suo tempo dall’ex direttore generale Claudio Dario), i costi registrano un aumento superiore al 10%. E del resto già l’Usl 9, temendo di non incamerare i 25milioni dalle alienazioni immobiliari di palazzo Moretti, borgo Cavalli ed ex Pime, come previsto dal piano originario di dismissioni, ha messo in vendita proprio in queste ultime settimane altri 13 lotti fra Treviso (San Giuseppe, e zona vicino all’aeroporto Canova) e Quinto, con l’intento di incassare altri soldi per far tornare i conti.

A che punto è l’iter? La cordata che fa capo a Finanza e Progetti (con Carron, Lend Leasing, Siram e altri partner) attende l’aggiudicazione definitiva, dopo quella provvisoria. Poi scatterà la finestra per eventuali ricorsi al Tar (i tam tam dicono che potrebbero essere addirittura due: i rumors dicono che in pole ci siano Maltauro e Mantovani, giunte rispettivamente seconda e terza con le loro cordate). Se ci saranno ricorsi, bisognerà attendere il verdetto. Infine si passerà dalla progettazione definitiva, nata da quella preliminare, a quella esecutiva. E quindi al via ai lavori. Si confida nel primo semestre del 2015.

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