Il museo Toni Benetton devastato e in vendita «Forse ce ne andiamo»
Mogliano
Ai guai causati dalla pandemia e dal lockdown, si è aggiunto anche il maltempo. Un enorme albero secolare, un cedro dell’Himalaya, è stato sradicato lunedì sera dal vento e si è abbattuto sul cancello d’ingresso del museo e sulla chiesetta. È ancora lì. Aveva potuto godere della sua ombra, qualche anno fa, nel 2016, anche il premio Nobel Dario Fo. Quello scrigno di bellezza, arte, cultura e storia, che è villa Marignana oggi è più che mai in pericolo. A inizio anno è stata messa in vendita da un’agenzia immobiliare, ora è anche vittima del meteo.
Ada Benetton, vedova del grande artista del ferro Toni Benetton scomparso nel 1996, commenta sconsolata: «Il danno è grave», sono le sue parole, «quell’albero era parte integrante della villa, senza di lui, la sua immagine non è più la stessa». Ma oltre alla questione estetica, ci sono anche i problemi economici e quelli alla struttura: «L’albero con la sua caduta in parte ha colpito la chiesetta, oltre che l’ingresso. Sono tutti in ferie e dopo una settimana è ancora lì. Dovevamo ospitare una manifestazione il prossimo 7 settembre, ma rischia di saltare».
Eventi a parte, che rappresentano comunque una delle entrate principali della struttura, rischia di essere compromesso l’intero progetto museale: l’idea di un parco d’arte, con le opere incastonate nel verde e nella storica fucina del maestro. A inizio 2021 gli eredi di Toni Benetton, hanno dovuto fare la difficile scelta di mettere sul mercato la villa. Se ne occupa un’agenzia di Treviso, quella di Germano Brandolisio. Il prezzo non è specificato. In questo mese le offerte non sono mancate: «Abbiamo ricevuto un grande interessamento» spiega Ada Benetton «Ci sono stati anche artisti del ferro battuto dagli Stati Uniti che si sono mobilitati, considerano villa Marignana come un punto di riferimento internazionale. La nostra è una scelta difficile, dovuta agli enormi costi di questa strutture e alle pochissime entrate, soprattutto dopo essere stati chiusi per due anni a causa del covid. Non siamo un museo statale, senza aiuto, non possiamo farcela all’infinito. Stiamo anche pensando di traslocare altrove».
Al posto delle maestose sculture di Benetton, ora in via Marignana impressiona quell’albero caduto, che nessuno, Comune compreso, è ancora riuscito a rimuovere. —
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