Il maxi raggiro dei resort di lusso: imprenditori accusano architetto

Si presentava come un architetto d’interni di fama internazionale, promotore di partnership tra imprenditori per realizzare resort di lusso nelle più belle e suggestive località di vacanza. Riceveva gli interlocutori nell’esclusiva cornice dell’Asolo Golf Club, offriva loro il pranzo e faceva mettere in conto al suo studio. All’apparenza un professionista con ottime entrature- dunque - che prometteva ad aziende alle prese con la contrazione della crisi, commesse di alto valore e di grande prestigio. Ora, quelle stesse aziende, lo hanno denunciato sostenendo di essere state vittima di un clamoroso raggiro. Contro Stefano Antonio Bordignon, 62 anni, è già in corso un processo per truffa in tribunale Montebelluna: ma il caso si è ora allargato sia nella Marca che fuori territorio. Lo scorso 3 aprile un imprenditore del Veronese, settore arredamento, ha presentato querela alla Guardia di Finanza della città scaligera e lo stesso ha fatto il titolare di un’attività del vetro del territorio, Giuseppe D’Arpa: «In realtà», spiega, « siamo diversi imprenditori, non solo del Veronese, ma anche di Pordenone, di Firenze, di Bolzano. Una decina complessivamente, tutti raggirati allo stesso modo: ci diceva che doveva realizzare un resort a Biarritz, prometteva ordini importanti, chiedeva una quota di denaro per organizzare il sopralluogo che poi non si faceva. E si è tenuto pure mobili e oggetti che come imprenditori gli abbiamo fornito a titolo di campione». Nelle denunce degli imprenditori si chiede inoltre agli investigatori di verificare il titolo di studio di Bordignon. Ma il fronte Veronese non è l’unico: nuove denunce contro Bordignon sono arrivate anche nella Marca, tanto che il numero di procedimenti a suo carico ha già raggiunto la decina. Stando ai contenuti delle querele, dunque, l’uomo risulta un «truffatore seriale di imprenditori». «Nulla di tutto questo», risponde la difesa, rappresentata dall’avvocato Stefania Bertoldi: «Nessun raggiro, semplicemente per una serie di ragioni c’è stato un semplice rinvio dei sopralluoghi previsti nei luoghi dove i resort dovevano sorgere». Il copione del presunto raggiro, stando al contenuto delle denunce, era sempre uguale. L’uomo si presentava come un designer e architetto di interni di fama, con lavori di ristrutturazione fatti in palazzi di lusso dell’Asolano, nonché fiduciario di una compagnia spagnola. In tale veste, il professionista sosteneva di aver ricevuto l’incarico di allestire un resort a Biarritz in Francia (oppure alle Mauritius o a San Sebastian) e chiedeva alle aziende un preventiva sulla fornitura di articoli d’arredo. Preventivo che avrebbe dovuto poi sottoporre all’ingegnere della compagnia. L’«esperto» dava parere favorevole e Bordignon chiedeva a questo punto un campione della merce per accertarne la qualità. Dopo l’ok dalla Spagna, aveva luogo la firma del contratto di fornitura. Bordignon - accusano gli imprenditori - programmava un sopralluogo a Biarritz, nella zona dove il resort doveva sorgere - e chiedeva a tale scopo agli imprenditori il versamento di una somma di denaro che si aggirava sui 2 mila euro. Ed è a questo punto che iniziavano i problemi perché, all’improvviso, il responsabile della compagnia spagnola aveva un grave incidente d’auto, veniva colpito da un ictus e il viaggio veniva rinviato a data da destinarsi senza però restituzione delle somme versate dagli imprenditori. C’è da sottolineare come lo sfortunato spagnolo sarebbe stato vittima di incidenti e di relativi ictus un’infinità di volte e in mesi diversi, a seconda dell’interlocutore con il quale Bordignon si rapportava. Ma non basta: i mobili forniti alle aziende a titolo di campionatura, o almeno alcuni di essi, sarebbero stati usati dal professionista per arredare il suo studio. Per le aziende contattate dunque una doppia beffa: non solo non esisteva alcun resort in costruzione e il contratto firmato era carta straccia, ma si trovavano pure alleggerite di soldi e di pezzi d’arredo. Ma non basta: Bordignon non avrebbe saldato alcuni dei conti al ristorante dell’Asolo Golf Club e non avrebbe in tasca la laurea di architetto, ma un semplice iploma conseguito all’istituto tecnico di Friburgo con specializzazione in architettura d’interni. «Nessuno abuso, lo dimostreremo», assicura la difesa. Ma per Bordignon si preparano grossi guai giudiziari. (s.t.)
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